Qual è la settima traccia della prima prova dell’esame di maturità 2024? Iniziano oggi, mercoledì 19 giugno, gli esami di stato per migliaia di maturandi italiani. Dopo il ritorno alla normalità post Covid, per il 2024 si conferma lo stesso impianto: ci sono due prove scritte a carattere nazionale (decise, cioè, dal Ministero) e un colloquio. Le commissioni sono composte da commissari interni ed esterni e presiedute da un presidente esterno.
Il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi. La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato.
Esame di maturità 2024, la settima traccia della prova di italiano
Per la seconda traccia della tipologia C, ossia il tema d’attualità, alla prima prova della Maturità 2024 gli studenti hanno trovato un brano di Maurizio Caminito, direttore del Sistema bibliotecario della città di Roma dal 2002 al 2008. Il testo si intitola “Profili, selfie e blog”.
Svolgimento e spiegazione
Caminito sottolinea come il diario tradizionale, inteso come strumento di introspezione e ricerca di sé, stia mutando in una rappresentazione di sé costruita artificialmente e rivolta agli altri.
L’autore osserva che il diario digitale diventa un mezzo per affermare ciò che si vorrebbe essere, piuttosto che raccontare ciò che si è veramente. La ricerca di approvazione e giudizio da parte degli altri rischia di sostituire la ricerca di sé attraverso il racconto della propria esperienza interiore.
Caminito mette in evidenza come la rivoluzione digitale stia trasformando profondamente il concetto di diario, spostando l’attenzione dall’introspezione e dalla ricerca di sé all’affermazione di un’immagine idealizzata di sé stessi rivolta al pubblico online.
Dunque, il diario, un tempo luogo di intimità e autenticità, si è trasformato in uno strumento di autopromozione e costruzione di un’immagine pubblica, spesso lontana dalla realtà interiore dell’individuo.
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