Autocertificazione Stato di Disoccupazione: il modello fac simile da scaricare e compilare online

L’autocertificazione di disoccupazione o inoccupazione è una dichiarazione con la quale un cittadino attesta di essere disoccupato a partire da una certa data, oppure inoccupato, ossia di non aver mai svolto attività lavorativa. Ecco il modulo di autocertificazione stato di disoccupazione in formato DOC e PDF da compilare e stampare.
Tale condizione deve essere comprovata dalla presentazione da parte della persona interessata presso il Centro per l’Impiego del proprio domicilio, di una dichiarazione che attesti l’eventuale attività lavorativa precedentemente svolta, nonché l’immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa.

Modello Autocertificazione Stato di Disoccupazione

Sei disoccupato e per presentare la domanda per usufruire delle agevolazioni previste dalla legge per i disoccupati ti viene chiesto di dichiarare questa tua condizione? Ciò ti viene richiesto, ad esempio, per ottenere gli assegni familiari, il bonus gas, luce, acqua o telefono, l’esenzione dal ticket sanitario, il reddito di cittadinanza o le altre prestazioni a sostegno del reddito etc. Cosa devi fare in questi casi? Devi farti rilasciare il certificato di disoccupazione o puoi fare diversamente?

Ebbene, devi sapere che lo stato di disoccupazione può essere attestato in due diversi modi, a seconda del tipo di ente o di organo che riceve la dichiarazione e dell’attività che esso svolge.

Autocertificazione stato di disoccupazione: in cosa consiste

L’autocertificazione dello stato di disoccupazione è una dichiarazione, resa per iscritto e firmata dall’interessato, con la quale egli attesta di essere disoccupato, ossia di non svolgere alcuna attività lavorativa. Si tratta di una dichiarazione sostitutiva di certificazione, cioè di una di quelle dichiarazioni che il cittadino può presentare al posto dei certificati rilasciati dalla PA (Pubblica Amministrazione), risparmiando tempo e denaro. Ma che cosa è il certificato? Esso è un documento pubblico che attesta fatti, stati e qualità personali, che hanno la caratteristica di essere certi perché presenti in pubblici registri, elenchi, albi e così via.

Quando gli organi della PA e i privati gestori di pubblici servizi debbono acquisire queste informazioni (ad esempio, perché il cittadino deve presentare una domanda per una pratica), poiché si tratta di dati di cui la PA è già in possesso, essi possono farlo contattando direttamente gli uffici che detengono le informazioni oppure accettando le dichiarazioni sostitutive presentate dal cittadino.

Non esistono altre strade, tanto è vero che il certificato originale rilasciato dalla PA può essere utilizzato solo nei rapporti tra privati e deve avere una dicitura che specifichi che lo stesso non può essere prodotto agli organi della PA o ai privati gestori di pubblici servizi; questo è quanto prevede la legge, in un’ottica di semplificazione dell’azione amministrativa.

La semplificazione dell’azione amministrativa è diretta a garantire che l’attività pubblica sia efficace ed efficiente e che, dunque, essa sia in grado di migliorare (e non di peggiorare, come spesso accade) le situazioni di vita del cittadino, creando il così detto valore pubblico.

Tieni presente anche che se gli organi e gli enti predetti non accettano l’autocertificazione e chiedono il certificato originale, per i responsabili si può configurare la violazione dei doveri d’ufficio, con le relative conseguenze previste dalla legge. Le informazioni che possono essere contenute nel certificato e che possono, pertanto, essere autocertificate dal cittadino, sono quelle previste – espressamente e tassativamente – dalla legge, tra le quali troviamo anche quella inerente allo stato di disoccupazione.

Lo stato di disoccupazione

L’autocertificazione dello stato di disoccupazione è uno dei due modi con i quali puoi attestare di essere disoccupato; l’altro, invece, consiste nella presentazione del certificato originale rilasciato dagli uffici competenti. Abbiamo già detto che gli organi della PA e i privati gestori di pubblici servizi sono obbligati ad accettare le autocertificazioni (per le informazioni previste dalla legge) e che il certificato, conseguentemente, può essere usato solo nei rapporti tra privati. Questi ultimi, appunto, hanno la facoltà e non l’obbligo di ricevere le autocertificazioni, per cui se ti viene richiesto di presentare il certificato di disoccupazione sei tenuto a farlo.

Bada bene. Se è vero che – nei casi previsti per legge – puoi direttamente dichiarare tu stesso di essere disoccupato (senza farti rilasciare il certificato dagli uffici a ciò preposti), è anche vero che la PA può eseguire dei controlli per verificare che quanto da te affermato sia vero. Se rilasci dichiarazioni mendaci, utilizzi o formi atti falsi, sarai punito secondo quanto previsto dal Codice penale e dalle leggi speciali in materia.

L’autocertificazione dello stato di disoccupazione consente di dichiarare, senza procurarsi il certificato, di essere disoccupati. Ma cosa si intende per stato di disoccupazione? Si trova in condizione di disoccupazione la persona che:

  • è stata licenziata o si è dimessa e che, pertanto, non svolge alcuna attività lavorativa (né autonoma né subordinata);
  •  è inoccupata (non ha mai lavorato oppure è alla ricerca di un lavoro da più di 12 mesi o da più di 6 mesi se, in quest’ultimo caso, ha un’età compresa tra i 18 e i 25 anni oppure, se è in possesso di un titolo universitario, tra i 18 e i 29 anni);
  • ha un reddito da lavoro autonomo o dipendente inferiore ad una certa soglia (€. 8.000 per i lavoratori dipendenti ed €. 4.800 per i lavoratori autonomi).

Come puoi notare, lo stato di disoccupazione non è riconosciuto solo a quei soggetti che non hanno un lavoro, ma anche a coloro che svolgono un’attività lavorativa (autonoma o subordinata) dalla quale, però, percepiscono un reddito basso.

Lo stato di disoccupazione viene riconosciuto dopo aver presentato – tramite i Patronati, i Centri per l’impiego o direttamente sul sito dell’Anpal (Agenzia nazionale politiche attive del lavoro) – per via telematica, la così detta Did (Dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro).

Autocertificazione stato di disoccupazione: come farla

L’autocertificazione dello stato di disoccupazione può essere redatta, in carta semplice, direttamente dall’interessato, che dovrà anche sottoscriverla; non è prevista, quindi, l’osservanza di particolari formalità, né il pagamento dell’imposta di bollo. Generalmente, il cittadino si avvale dei modelli predisposti dai vari organi ed enti della PA, i quali hanno l’obbligo di metterli a disposizione dell’utenza, che può anche non avvalersene.

L’autocertificazione dello stato di disoccupazione (come tutte le autocertificazioni) puoi anche trasmetterla all’ufficio competente via fax ovvero utilizzando i moderni mezzi di comunicazione quali, ad esempio, la carta d’identità elettronica, la carta nazionale dei servizi (Cns), il sistema pubblico di identità digitale (Spid), la firma digitale etc.; il tutto, dunque, senza doverti recare di persona presso gli uffici preposti. Ricorda che in questi casi devi allegare alla dichiarazione sostitutiva di certificazione la fotocopia del tuo documento d’identità (carta d’identità, passaporto o patente di guida).

Che succede se hai un problema di salute che ti impedisce di fare l’autocertificazione? La dichiarazione può essere rilasciata, al tuo posto, da queste persone (andando per esclusione se assenti):

  • moglie o marito;
  • figli;
  • parente fino al terzo grado.

Questi soggetti debbono rendere la dichiarazione ad un pubblico ufficiale, il quale la raccoglie previo accertamento dell’identità del dichiarante.

Cosa devi fare, invece, se non sai o non puoi firmare l’autocertificazione? Puoi rendere la dichiarazione ad un pubblico ufficiale, il quale accerterà la tua identità e attesterà di aver raccolto la tua dichiarazione in presenza di un impedimento a sottoscriverla.

Nota bene. Non puoi fare l’autocertificazione nei due modi appena descritti solo se si tratta di dichiarazioni in materia fiscale. Se sei un minorenne oppure hai un tutore o un curatore, allora la dichiarazione può essere firmata, rispettivamente:

  • dai tuoi genitori;
  • dal tuo tutore;
  • da te stesso con l’assistenza del tuo curatore.

Modello Autocertificazione Stato di Disoccupazione

Il fac simile di autocertificazione disoccupazione presente in questa pagina è piuttosto semplice. Il modulo è infatti diviso in due parti, nella prima sezione bisogna inserire i propri dati personali, come nome e cognome e data e luogo di nascita, mentre nella seconda parte è necessario specificare da che data si è disoccupati.

Il documento termina con la firma del dichiarante. La firma non deve necessariamente essere apposta alla presenza del funzionario pubblico che l’ha richiesta. Inoltre non è necessario applicare marche da bollo.

Una volta che è stata compilata, l’autocertificazione stato di disoccupazione può essere presentata. Il documento può essere consegnato di persona allo sportello oppure spedita via posta ordinaria, fax, mail o PEC. Nel caso in cui non venga consegnato di persona, al documento bisogna allegare la copia di un documento di identità valido del dichiarante.