Cronaca, Politica

La Campania si oppone all’Autonomia Differenziata: sarà la prima a votare il Referendum abrogativo

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Il Consiglio regionale della Campania sarà il primo a votare in aula il Referendum abrogativo contro l’autonomia differenziata. La seduta è fissata per lunedì prossimo, 8 luglio dopo che, nelle scorse ore, la commissione Affari istituzionali dell’assemblea regionale ha approvato i documenti necessari. Anche altre tre regioni con una maggioranza di centrosinistra, ossia Toscana, Emilia Romagna e Puglia (con governatori del Pd), oltre alla Sardegna guidata dal M5S, stanno organizzando per portare il quesito referendario in aula.

Autonomia differenziata, la Campania di De Luca guida il fronte del ‘no’

Le strategie per opporsi al ddl Calderoli, contestato dal centrosinistra, sono diverse. Oltre all’approvazione della richiesta di referendum da parte di cinque consigli regionali, si sta anche valutando la raccolta di 500mila firme. Nelle prossime ore verrà presentato in Cassazione il quesito per il referendum abrogativo, promosso da un coordinamento che include Cgil, Uil, partiti di opposizione e associazioni della società civile.

In Campania, la commissione Affari istituzionali, presieduta da Giuseppe Sommese (Azione), che sarà relatore in aula del provvedimento, si è riunita ieri approvando a maggioranza la richiesta di indizione del referendum abrogativo. Hanno votato contro gli esponenti di Fratelli d’Italia e Lega presenti in commissione (Forza Italia non ha consiglieri all’interno dell’organismo). Sono stati approvati due testi dalla commissione che saranno sottoposti al voto in aula. Il primo chiede l’abrogazione integrale della legge, ma, considerando il rischio che la richiesta venga giudicata inammissibile poiché legata alla legge di bilancio e non sottoponibile a referendum, è pronto un secondo quesito che propone un’abrogazione parziale molto ampia. Lunedì si terrà la votazione in aula, e non ci dovrebbero essere problemi di numeri: alla maggioranza che sostiene De Luca si uniranno anche i voti del M5S, solitamente all’opposizione del governatore campano.

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