Cronaca

Ospedali italiani: in estate il personale medico nei reparti cala del 30%

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Negli ospedali italiani il personale medico cala del 30% in estate. Il problema non si ferma ai reparti, ma anche gli ambulatori che diminuiscono le loro attività nel 52,7%. “Le Medicine interne vanno potenziate“, è la richiesta Fadoi.

In estate, negli ospedali italiani, cala il personale nei reparti di medicina interna

Personale in calo del 30% nei reparti di medicina interna durante l’estate negli ospedali italiani. Tra giugno e settembre, oltre il 91% dei medici usufruiscono dei 15 giorni di vacanze nel periodo estivo, come garantito dal contratto nazionale di lavoro. Questo comporta una riduzione degli organici in reparto che varia tra il 21 e il 30% nel 48% dei casi, tra il 30 e il 50% nel 19,4% dei reparti, mentre la carenza è tra l’11 e il 20% in un altro 21,8% dei casi. Per chi resta in servizio, il volume di lavoro aumenta nel 42,7% dei casi. Sono alcuni dei dati resi noti dalla Federazione dei medici internisti ospedalieri, che ieri a Roma, nel corso di un incontro con istituzioni sanitarie e parlamentari hanno chiesto un’indagine parlamentare conoscitiva su reparti di Medicina Interna.

Il problema estate non si ferma ai reparti. Anche gli ambulatori, infatti, diminuiscono le loro attività nel 52,7% dei casi e chiudono del tutto in un altro 15,1% degli ospedali. Il 14,1% garantisce invece l’invarianza nel numero e nei tempi delle attività ambulatoriali.

Personale medico in calo: la richiesta Fadoi

Accogliamo nei nostri reparti un milione di ricoverati l’anno. Le Medicine interne vanno potenziate“, è la richiesta Fadoi. Sono enormi i sacrifici sostenuti dai medici per coprire la carenza di personale già di per sé cronica. Ecco così che il 56,8% tra giugno e settembre vede molto spesso saltare i riposi settimanali che pure dovrebbero essere sempre garantiti, mentre l’intervallo delle 11 ore di riposo giornaliero non è sempre assicurato per il 26,7% dei professionisti.

La carenza di personale si riflette negativamente sulla qualità dell’assistenza fornita ai pazienti, che rischiano di non ricevere le cure necessarie nel momento in cui ne hanno bisogno. Questa situazione mette a rischio la sicurezza dei pazienti e pone un ulteriore peso sulle spalle dei medici, costretti a fare fronte a situazioni sempre più complesse e critiche. È fondamentale che vengano adottate misure urgenti per affrontare la carenza di personale nel settore sanitario e garantire condizioni di lavoro dignitose per i medici. Solo così si potrà assicurare un’assistenza di qualità ai pazienti e preservare la salute e il benessere di chi si impegna ogni giorno a curare gli altri.

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