Rivolta nel carcere di Triste: incendi e scontri tra detenuti e agenti della Polizia Penitenziaria nel tardo pomeriggio odierno, giovedì 11 luglio. Le principali cause di protesta sono: il sovraffollamento e le condizioni di detenzione.
Rivolta nel carcere di Trieste: incendi e scontri tra detenuti e agenti penitenziari
Nel tardo pomeriggio di oggi, il carcere di Trieste è stato teatro di una violenta rivolta da parte dei detenuti, che hanno dato vita a incendi e scontri con gli agenti penitenziari. Questo episodio di protesta è scaturito dalle condizioni di detenzione e dal caldo torrido che ha investito la città in questi giorni.
Le cause
La rivolta è esplosa intorno alle 17:00, quando un gruppo di detenuti ha cominciato a manifestare il proprio malcontento in maniera violenta per il sovraffollamento carcerario che contribuisce a condizioni di vita insostenibili e per le condizioni di detenzione: le alte temperature di questi giorni hanno ulteriormente esasperato le condizioni di detenzione, portando i detenuti a protestare contro il caldo estremo all’interno della struttura carceraria.
Cosa è successa
Le tensioni hanno portato a diversi scontri tra detenuti e agenti penitenziari:
- Incendi: I detenuti hanno appiccato incendi all’interno del carcere, danneggiando arredi e creando fumi tossici. Alcuni testimoni riferiscono di aver visto fiamme e un forte odore di bruciato provenire dall’interno della struttura.
- Scontri: Ci sono stati violenti scontri tra i detenuti e le forze dell’ordine, con i poliziotti e carabinieri in tenuta antisommossa schierati all’esterno della struttura per mantenere l’ordine.
- Feriti: Sono stati segnalati feriti, ma la gravità delle loro condizioni non è ancora chiara. Sul posto sono intervenute anche ambulanze e vigili del fuoco.