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Corruzione a Marano di Napoli, l’ex sindaco Mauro Bertini è stato condannato a 12 anni e 6 mesi

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L’ex sindaco di Marano di Napoli, Mauro Bertini, è stato condannato a 12 anni e 6 mesi di reclusione per camorra e corruzione nella Pubblica Amministrazione. La sentenza è stata emessa dai giudici del Tribunale di Napoli Nord.

Corruzione a Marano, l’ex sindaco Mauro Bertini è stato condannato

Il processo a carico di Mauro Bertini, ex sindaco di Marano di Napoli, si è concluso con una sentenza che segna un capitolo importante nella lotta contro la criminalità organizzata e la corruzione nella pubblica amministrazione. Il Tribunale di Napoli Nord ha condannato Bertini a una pena di 12 anni e 6 mesi di reclusione per i reati di concorso esterno in associazione mafiosa e corruzione.

La condanna

La condanna di Bertini, pronunciata oggi dalla corte presieduta dal giudice Eleonora Pacchiarini, rappresenta una delle pene più severe inflitte a un ex amministratore locale nell’ambito di indagini su collusioni con la camorra. La sentenza arriva dopo un lungo processo, durato oltre tre anni e mezzo, che ha messo in luce gravi irregolarità nella gestione degli appalti pubblici da parte dell’ex sindaco.

Le accuse

Durante il processo, è emerso che Bertini aveva svolto un ruolo attivo nel favorire i clan camorristici nella gestione degli appalti pubblici. I giudici hanno accertato che, attraverso pratiche corruttive e collusive, l’ex sindaco aveva permesso ai gruppi mafiosi di ottenere contratti e lavori pubblici destinati alla ristrutturazione e alla manutenzione di beni comunali.

Le prove hanno dimostrato che Bertini aveva ricevuto benefici e pressioni da parte dei clan mafiosi in cambio di favori e concessioni che danneggiavano l’integrità dell’amministrazione comunale e favorivano gli interessi della camorra.

Oltre alla condanna di Bertini, sono stati emessi altri verdetti significativi nel contesto dello stesso processo:

  • Angelo Simeoli, imprenditore edile, è stato condannato a 3 anni di reclusione per il reato di corruzione.
  • Aniello e Raffaele Cesaro, fratelli coinvolti nel sistema corruttivo, hanno ricevuto una condanna di 3 anni ciascuno per associazione mafiosa e corruzione.
  • Eduardo Pellecchia è stato invece assolto da tutte le accuse.
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