Spunta un testimone oculare che potrebbe aiutare a fare luce sul giallo di Paolo Houssari, da tutti chiamato “Pablo Escobar” morto dopo cinque giorni di agonia nel reparto di Rianimazione dell’ospedale civile di Caserta dove era ricoverato dopo esser stato vittima di un pestaggio in strada. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino.
Paolo Houssari morto dopo pestaggio a Caserta: spunta un testimone oculare
Un uomo, la cui identità non è stata rivelata, avrebbe visto tutta la scena e già raccontato l’accaduto agli inquirenti che, in queste ore, stanno indagando. La sera dell’aggressione Paolo avrebbe alzato il gomito e qualcuno gli avrebbe passato della droga da assumere.
L’uomo è stato successivamente aggredito da una banda di ragazzi di età compresa tra i 20 e i 22 anni, già individuata dalle forze dell’ordine e nota per diversi atti di bullismo compiuti in città. Nel gruppo ci sarebbe anche il proprietario della Bmw, che ha scaricato la vittima già in coma, fuori lo Psaut di via Roma senza fermarsi e allertare i sanitari di turno. Lo stesso sarebbe stato già ascoltato dai carabinieri alla presenza del suo avvocato.
L’aggressione
La notte tra venerdì e sabato, dopo aver bevuto qualche birra al chioschetto di piazza Giovanni XXIII, Paolo è stato aggredito da una banda. Come risulterebbe da alcuni filmati di telecamere private, è stato preso a pugni, colpito con pallonate e bullizzato. Successivamente, è stato caricato su una Bmw scura e scaraventato fuori dal Psaut di via Roma in condizioni critiche.
Gli operatori sanitari del 118 lo hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Sant’Anna e San Sebastiano”, dove è stato ricoverato in coma con diversi lividi ed ecchimosi sul corpo. Paolo Houssari è morto dopo cinque giorni di ricovero nel reparto di Rianimazione.