Cronaca

Sciopero degli stabilimenti balneari di tutta Italia: nella giornata di venerdì 9 agosto i lidi apriranno con due ore di ritardo

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Nella giornata di venerdì 9 agosto si terrà uno sciopero da parte degli stabilimenti balneari di tutta Italia. I lidi apriranno alle 10 anziché alle 8, in segno di protesta contro l’assenza di risposte concrete da parte del governo Meloni sulla questione delle concessioni demaniali. La manifestazione, lanciata da Sib-Fipe e Fiba-Confesercenti, è solo l’inizio di una serie di azioni che includeranno ulteriori scioperi nel mese di agosto, se non verranno adottate regole chiare e omogenee per il settore.

Sciopero stabilimenti balneari di tutta Italia: Gli ombrelloni apriranno con due ore di ritardo il 9 Agosto

Gli stabilimenti balneari di tutta Italia aderiranno a uno sciopero che comporterà un ritardo nell’apertura degli ombrelloni nella giornata di venerdì 9 agosto. I lettini e gli ombrelloni non saranno disponibili dalle 8 del mattino come di consueto, ma dalle 10, a causa della protesta indetta da Sib-Fipe e Fiba-Confesercenti.

La manifestazione, che coinvolgerà tutte le spiagge e le aree demaniali del litorale nazionale, è stata organizzata per richiamare l’attenzione del governo Meloni sulla necessità di risolvere la questione delle concessioni demaniali con regole chiare e omogenee. L’iniziativa è stata annunciata come una risposta all’“irresponsabile e sconcertante fuga dalle proprie responsabilità” della politica, secondo i presidenti delle due associazioni, Antonio Capacchione e Maurizio Rustignoli.

Le “incertezze sul futuro” del settore balneare e altri scioperi il 19 e il 29 agosto

La protesta del 9 agosto sarà preceduta da una lettera informativa che verrà distribuita nelle strutture aderenti, denunciando la “situazione paradossale” e le “incertezze sul futuro” del settore balneare. In aggiunta al ritardo di apertura dell’9 agosto, sono previsti ulteriori scioperi il 19 agosto, con chiusura per quattro ore, e il 29 agosto, con chiusura per sei-otto ore.

Il conflitto ruota attorno all’applicazione della direttiva UE Bolkenstein, che obbliga gli Stati membri a liberalizzare le concessioni per le spiagge pubbliche attraverso gare aperte a tutti gli operatori europei. In Italia, il governo Meloni ha avviato una mappatura delle spiagge, dichiarando che il 67% delle aree risulterebbe libero, e ha prorogato le concessioni fino a fine anno. Tuttavia, questa decisione è stata annullata dal Consiglio di Stato, creando ulteriore incertezza.

Antonio Capacchione di Sib-Fipe-Confcommercio ha avvertito: “Se non si fa nulla subito, a settembre il settore balneare rischia di diventare un ‘far west’“. Ecco perché abbiamo deciso di aprire gli ombrelloni con due ore di ritardo: per far sì che il governo ci ascolti”.

Le imprese balneari in Italia

Secondo l’Osservatorio Settore Balneare 2023 di Spiagge.it, in Italia ci sono attualmente 7.173 imprese balneari, con un incremento del 25% negli ultimi dieci anni. L’Emilia Romagna è la regione con il maggior numero di stabilimenti (1.063), seguita da Toscana (914) e Liguria (807). Le tariffe per il noleggio di un ombrellone e due lettini nel 2023 sono state mediamente di 30 euro, con i prezzi più alti registrati in Campania (41 euro), Toscana (39 euro) e Liguria (38 euro).

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