Cronaca

Piero Fassino, 500 euro di multa per il furto del profumo rubato al duty free

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Sembra il titolo di una pellicola di Bollywood, ma è pura realtà. Piero Fassino, deputato del PD, potrebbe chiudere il caso del presunto furto di un profumo con il semplice pagamento di una multa di 500 euro. La decisione finale spetterà al giudice, che potrebbe dichiarare estinto il reato se Fassino pagherà una somma equivalente alla metà della pena pecuniaria massima stabilita.

Profumo rubato, multa da 500 euro per Piero Fassino

Estinguere il reato di tentato furto con una riparazione pecuniaria è un istituto previsto dal codice e per noi non è un’ammissione di colpa. Tra l’affrontare nuovamente una manfrina con i giornalisti per un profumo, questa ci pare la cosa migliore. È una scelta dettata anche dalla volontà di togliere ulteriore stress al mio assistito, che ha già scontato in anticipo,” ha dichiarato all’Ansa l’avvocato Nicola Gianaria.

L’incidente è avvenuto il 15 aprile scorso a Fiumicino, mentre Fassino era in attesa del suo volo per Strasburgo, dove doveva presiedere i lavori dell’Assemblea del Consiglio d’Europa come capo del comitato Medio Oriente. Il presunto furto riguardava un profumo da 100 euro di Chanel. Secondo le testimonianze dei lavoratori del duty-free 25 del Terminal 1, l’episodio si è verificato intorno alle 10:30.

L’avvocato Fulvio Gianaria ha spiegato a la Repubblica: “Il video? È molto equivoco, sembra che ci sia stata una dimenticanza.” Inoltre, il difensore ha deciso insieme al suo assistito di non affrontare un processo per evitare la portata mediatica della vicenda. Non ci sarà archiviazione per tenuità del fatto e, al momento, non si parla di risarcimenti all’azienda. Aelia Lagardere ha negato ogni trattativa. Il sostituto procuratore Alessandro Gentile ha dato parere favorevole e ha trasmesso il fascicolo al Gip, che ora deve decidere senza fissazione di udienza.

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