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Usa, dipendente incendia il McDonald’s e fa scappare i clienti: “Troppo affollato durante il mio turno”

USA

La storia arriva da Savannah, in Usa, dove il 34enne lavorava in una filiale locale della catena di fast food. L’uomo ha raccontano di aver appiccato il fuoco perchè era frustrato.  “Ero frustrato perché il ristorante era molto affollato e anche il drive-through era pieno di auto” ha raccontato l’uomo che si è dichiarato colpevole di incendio doloso.

Usa, dipendente incendia il McDonald’s e fa scappare i clienti

Un dipendente di un McDonald’s in Georgia, in Usa, è stato condannato a cinque anni di carcere federale per aver appiccato un incendio nel locale col solo scopo di farlo sfollare durante il suo turno domenicale nel fast foood. La singolare storia arriva da Savannah dove il 34enne Joshua Daryl McGregor lavorava in una filiale locale della catena di fast food.

I fatti contestati al 34enne risalgono all’aprile dell’anno scorso quando, durante il turno nel giorno festivo, l’uomo ha iniziato ad innervosirsi per il troppo afflusso di clienti e ha deciso di mettere in piedi l’insano gesto. “Ero frustrato perché il ristorante era molto affollato e anche il drive-through era pieno di auto” ha raccontato l’uomo che si è dichiarato colpevole di incendio doloso.

In realtà non voleva dare fuoco al locale ma solo creare un diversivo per far sfollare un po’ di gente ma la cosa gli è sfuggita di mano. Secondo quanto ricostruito dalla polizia, ha acceso un pezzo di cartone e lo ha gettato nel cassonetto esterno, pieno di materiale infiammabile, per scatenare un incendio e fumo che avrebbe dovuto far allontanare parte dei clienti. Le fiamme però si sono estese anche oltre fino a richiedere l’intervento dei vigili del fuoco e l’intero locale ha dovuto essere chiuso temporaneamente per consentire di domare le fiamme.

Usa, dipendente incendia il McDonald’s, le indagini

Joshua Daryl McGregor è stato poi identificato come autore del rogo doloso grazie alle telecamere di sorveglianza e quindi è stato arrestato.Si è assicurato che il cassonetto prendesse fuoco prima di tornare dentro al ristorante“, hanno affermato i procuratori federali, aggiungendo: “Appiccare intenzionalmente un incendio nel tentativo di bloccare o danneggiare la proprietà altrui è inammissibile“. Interrogato dagli agenti, il 34enne ha spiegato di averlo fatto perché innervosito dal continuo afflusso di clienti nel locale. È stato condannato a cinque anni di prigione e a tre anni di libertà vigilata al termine della pena detentiva.

 

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