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Corruzione: indagini chiuse per ex assessori di Caserta e dirigenti

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Si chiudono le indagini per corruzione nei confronti dell’ex vicesindaco di Caserta Emiliano Casale e l’ex assessore comunale ai lavori pubblici, Massimiliano Marzo, come riportato dall’agenzia Ansa.

Caserta: chiuse indagini per corruzione dell’ex sindaco e ex assessore comunale

Emiliano Casale, ex vice sindaco di Casera e l’ex assessore comunale ai lavori pubblici, Massimiliano Marzo erano coinvolti nell’Inchiesta di Santa Maria Capua Vetere su un giro di appalti pubblici dati in cambio di voti e tangenti.

Per la Procura di Santa Maria Capua Vetere, i due avrebbero promesso appalti ad alcuni imprenditori in cambio del voto alle elezioni comunali del 2021. Le accuse sono di corruzione elettorale, corruzione e falso. In seguito alle conseguenze politiche dell’indagine, ieri il sindaco Carlo Marino ha deciso deciso di azzerare la giunta.

L’avviso di chiusura delle indagini è stato firmato dai pubblici ministeri Armando Bosso e Giacomo Urbano ed è stato notificato anche agli altri nove indagati, cioè ai dirigenti del Comune di Caserta Franco Biondi e Giovanni Natale, al dipendente comunale Giuseppe Porfidia, a Magdi Khachermi, collaboratore dell’assessore Marzo, al geometra Gaetano Di Tora, agli imprenditori Gioacchino Rivetti, Gennaro Rondinone (figlio di Antonio, ritenuto vicino al clan camorristico Belforte di Marcianise), Raffaele Nunziante e Pasquale Marotta.

I lavori, relativi al verde pubblico e alla manutenzione nelle scuole, sarebbero stati poi affidati grazie all’intervento dei dirigenti comunali Biondi e Natale, firmatari di determine illegittime, e del dipendente Porfidia, che avrebbero ottenuto scopi tutt’altro che pubblici.

L’inchiesta ha portato il 13 giugno agli arresti domiciliari di Marzo, Biondi e Natale, Porfidia, Rivetti, tutti rimessi poi in libertà dal Tribunale del Riesame di Napoli. Con l’avviso di chiusura delle indagini, la Procura chiederà il rinvio a giudizio.

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