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Fibromialgia: tutti gli strumenti per scoprirla

Fibromialgia

La fibromialgia è una condizione complessa e spesso misconosciuta che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Caratterizzata da dolore diffuso, sensibilità aumentata e altri sintomi debilitanti, la fibromialgia può avere un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti, anche se non è pericolosa. Tuttavia, riconoscere questa condizione può essere una sfida, poiché non esiste un test diagnostico definitivo e i sintomi possono variare ampiamente da persona a persona. In questo articolo, esploreremo i segni distintivi della fibromialgia, come identificarla, i punti di sensibilità nel corpo e i metodi di diagnosi per identificare questa patologia.

 

Quali sono i punti dolenti del corpo per scoprire la fibromialgia?

La fibromialgia è caratterizzata dalla presenza di punti dolenti specifici nel corpo, noti come “trigger points” o punti di sensibilità. Questi punti dolenti sono generalmente localizzati in aree muscolari specifiche e sono una delle caratteristiche diagnostiche della fibromialgia. La presenza di dolore in almeno 11 dei 18 punti di sensibilità specifici può essere indicativa della fibromialgia. Ecco i 18 punti di sensibilità tipici associati alla fibromialgia.

  • Base del collo: situato sulla parte posteriore del collo, in corrispondenza della giunzione tra la testa e il collo.
  • Parte superiore del collo: sulla parte posteriore del collo, appena sotto la base del cranio.
  • Parte anteriore del collo: nella parte anteriore del collo, appena sopra la clavicola.
  • Spalle: sulla parte superiore delle spalle, vicino alle articolazioni della spalla.
  • Braccia: sul lato esterno delle braccia, vicino ai gomiti.
  • Gomiti: nella parte esterna dei gomiti.
  • Glutei: nella parte superiore della natica, vicino al fianco dell’anca.
  • Anche: sulla parte esterna dell’anca, appena al di sopra del punto dove si trova il dolore dell’artrosi dell’anca.
  • Ginocchia: sulla parte esterna delle ginocchia, vicino ai lati del ginocchio.
  • Parte posteriore delle gambe: sulla parte posteriore delle gambe, appena sopra la linea articolare delle ginocchia.
  • Parte anteriore delle gambe: sulla parte anteriore delle gambe, sotto la rotula.
  • Parte posteriore del collo: sulla parte posteriore del collo, tra la base del cranio e la parte superiore delle spalle.
  • Cassa toracica: sulla parte posteriore della cassa toracica, appena sotto la linea del seno.
  • Schiena: lungo la colonna vertebrale, tra le scapole.
  • Parte alta delle braccia: sulla parte superiore delle braccia, appena sotto le spalle.
  • Parte anteriore delle spalle: sulla parte anteriore delle spalle, appena sopra la clavicola.
  • Fianchi: sui fianchi, nella parte esterna dell’anca.
  • Parte inferiore della schiena: sulla parte inferiore della schiena, sopra il sacro.

Questi punti di sensibilità possono variare da persona a persona e possono cambiare nel tempo. La presenza di dolore persistente in molti di questi punti può essere un indicatore della fibromialgia, ma la diagnosi deve essere confermata da un medico esperto.

 

Come te ne accorgi che hai la fibromialgia?

Per molte persone, riconoscere e confermare la presenza della fibromialgia può essere un processo complesso che coinvolge diversi fattori. Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare la necessità di consultare un medico per valutare la possibilità di fibromialgia:

  • dolore muscoloscheletrico diffuso e persistente che può variare in intensità ed essere localizzato in diverse parti del corpo, spesso coinvolgendo punti sensibili specifici;
  • sensibilità aumentata anche a pressioni leggere;
  • stanchezza e affaticamento persistenti;
  • difficoltà a dormire, risveglio frequente durante la notte, sonno non ristoratore o sonno interrotto da dolori muscolari;
  • problemi cognitivi come difficoltà di concentrazione, confusione mentale, perdita di memoria a breve termine e difficoltà di parola;
  • mal di testa, dolori articolari, problemi digestivi, ansia e depressione.

Se sospetti di avere la fibromialgia, è importante consultare un medico per una valutazione completa. Il medico esaminerà i sintomi, escluderà altre possibili cause e potrebbe raccomandare ulteriori test o consultazioni con specialisti per confermare la diagnosi e pianificare un piano di trattamento adeguato.

 

Quali sono gli esami del sangue per la fibromialgia?

Attualmente non esiste un esame del sangue specifico per diagnosticare la fibromialgia. La diagnosi di fibromialgia si basa principalmente sui sintomi del paziente e sull’esclusione di altre condizioni mediche che potrebbero causare sintomi simili.

 

Tuttavia, durante il processo di diagnosi e valutazione della fibromialgia, il medico potrebbe ordinare alcuni esami del sangue per escludere altre condizioni mediche che potrebbero causare sintomi simili:

  • emocromo completo (CBC);
  • esame della velocità di eritrosedimentazione (VES) o della proteina C reattiva (PCR);
  • test della funzionalità tiroidea;
  • test per la carenza di vitamine e minerali;
  • test per le malattie autoimmuni.

Anche se non esiste un esame del sangue specifico per la fibromialgia, questi test possono essere utili nel processo di diagnosi differenziale e nell’esclusione di altre condizioni mediche che potrebbero causare sintomi simili. Ricordiamo che la diagnosi finale di fibromialgia di solito si basa sulla presenza di dolore diffuso e altri sintomi caratteristici, nonché sull’esclusione di altre cause di dolore cronico.

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