Carmine Alfano ha ucciso sua moglie, Lucia Felici, e ha cercato di depistare le indagini mettendole un coltello in mano. Durante gli interrogatori, ha fornito diverse versioni contraddittorie, affermando di averla strangolata per “liberarla dalla sofferenza”. Il giudice ha ordinato la sua detenzione in carcere, ritenendo che possa rappresentare ancora un pericolo.
Strangola e uccide la moglie mettendole un coltello in mano a Castelnuovo di Porto: “l’ho fatto per liberarla dalla sofferenza”
Carmine Alfano ha confessato di aver ucciso la moglie, Lucia Felici, di 75 anni, venerdì mattina a Castelnuovo di Porto. Dopo il delitto, Alfano ha cercato di depistare le indagini mettendo un coltello nella mano della vittima. Nel corso degli interrogatori, ha fornito quattro versioni diverse dell’accaduto, tutte contraddittorie e deliranti, affermando di aver strangolato la moglie “per farle un favore” e “liberarla dalla sofferenza”.
Nonostante il tentativo di depistaggio, il giudice per le indagini preliminari ha deciso di non convalidare il fermo, ma ha ordinato la detenzione in carcere, ritenendo che Alfano possa rappresentare un pericolo.
