Cronaca

Vaiolo delle scimmie: cosa sappiamo della variante clade 1 e quante ce ne sono

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Vaiolo delle scimmie, primo caso di variante clade 1 fuori dall’Africa: Si tratta della variante più letale del virus, fino ad ora confinata nel continente africano.

Vaiolo delle scimmie: primo caso di variante clade 1 fuori dall’Africa

L’Agenzia svedese per la sanità pubblica ha annunciato ieri il primo caso al di fuori dell’Africa della variante più pericolosa del vaiolo delle scimmie, dichiarata emergenza sanitaria globale dall’OMS mercoledì scorso. Il paziente, diagnosticato a Stoccolma, è stato colpito dal clade 1, la variante più letale del virus, fino ad ora confinata al continente africano. Questo nuovo ceppo, più trasmissibile, ha causato una crescente epidemia in Africa, dove il Centro africano per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) ha dichiarato la prima emergenza sanitaria continentale per la malattia.

La malattia, precedentemente nota come vaiolo delle scimmie, è stata identificata per la prima volta nell’uomo nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) nel 1970 e si presenta in due sottotipi: il clade 1, più mortale, endemico nel bacino del Congo, e il clade 2, meno grave, presente in alcune aree dell’Africa occidentale. Mentre le precedenti epidemie erano causate da contatti con animali infetti, il nuovo ceppo del clade 1, individuato nel 2023 in Sud Kivu, RDC, si sta diffondendo anche attraverso il contatto umano, compreso il contatto sessuale.

Secondo l’OMS, il clade 1b, una variante del clade 1, ha un tasso di mortalità del 3,6%, con i bambini e i neonati particolarmente a rischio. Nella RDC, quasi tutte le province sono ora colpite da questa variante, con un aumento preoccupante dei casi. Nell’ultimo mese, Burundi, Kenya, Ruanda e Uganda hanno segnalato i loro primi casi, tutti attribuiti al clade 1b, sebbene non siano stati riportati decessi in questi Paesi.

Dal maggio 2022, un altro ceppo, meno letale, chiamato clade 2b, si è diffuso globalmente. Durante quella crisi, l’OMS aveva dichiarato una emergenza sanitaria pubblica di preoccupazione internazionale (PHEIC), durata fino al maggio 2023. In totale, tra gennaio 2022 e giugno 2024, sono stati registrati 208 decessi e oltre 99.000 casi di mpox in 116 Paesi.

Nonostante la distribuzione di vaccini nei Paesi più ricchi durante la pandemia del 2022, l’Africa, la regione più colpita, ha ricevuto scarse dosi. Martedì scorso, Jean Kaseya, responsabile del CDC per l’Africa, ha annunciato un accordo con l’Unione Europea e la Bavarian Nordic per fornire 200.000 dosi di vaccino contro il vaiolo in tutto il continente, con un piano futuro per assicurare 10 milioni di dosi. Kaseya ha sottolineato che, se l’Africa avesse avuto accesso ai vaccini e al supporto in modo tempestivo, il numero dei casi sarebbe stato significativamente inferiore.

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