Attacco di Israele in Libano per contrastare un raid di Hezbollah: i media libanesi hanno confermato il bilancio di tre morti. Questo ha portato Hazbollah a rispondere con il lancio di oltre 300 razzi e droni. Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato lo stato di emergenza per le prossime 48 ore.
Attacco di Israele in Libano: tre morti
Israele nella notte ha lanciato un attacco preventivo in Libano per contrastare un imminente attacco di Hezbollah. Questo ha portato quest’ultimo a rispondere con il lancio di oltre 300 razzi e droni. La situazione è molto tesa e il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato lo stato di emergenza per le prossime 48 ore.
Intanto il comune di Tel Aviv ha dichiarato di aver aperto 240 rifugi in tutta la città per il pericolo di missili e razzi, aggiungendo che se necessario potranno essere utilizzati anche i parcheggi. Tutte le attività sono state annullate ed è stata disposta la chiusura di spiagge e istituzioni culturali.
I media libanesi, citati dal Times of Israel, riferiscono di due vittime nella regione di Tiro nella parte meridionale del Paese dopo il raid israeliano. In precedenza, un membro del Movimento Amal, alleato di Hezbollah, era stato ucciso in un attacco dell’IDF a Khiam portando a tre il totale delle vittime
File nei supermercati in Israele
File di clienti fin dalle prime ore del mattino nei supermercati israeliani, dopo gli attacchi della scorsa notte. Tuttavia non c’è carenza di prodotti e i punti vendita continueranno a restare aperti.
Quali sono le cause dell’attacco
L’escalation tra Israele e Hezbollah è dovuta a una serie di fattori complessi:
- Tensioni storiche: Israele e Hezbollah hanno una lunga storia di conflitti, con tensioni che risalgono a decenni fa.
- Attività militari: Recentemente, Israele ha lanciato un attacco preventivo in Libano per contrastare un presunto attacco imminente da parte di Hezbollah.
- Risposta di Hezbollah: In risposta, Hezbollah ha lanciato oltre 300 razzi e droni verso Israele.
- Situazione politica: La situazione politica interna in entrambi i paesi può influenzare le decisioni militari e le risposte agli attacchi.
