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Salernitana-Sampdoria 3-2, le pagelle dei granata: Braaf spacca la partita

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La scenografia
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Salernitana-Sampdoria 3-2, le pagelle dei granata: Braaf spacca la partita

Sepe. Non può nulla sul primo gol, con Tutino che lo salta con facilità in campo aperto. In leggero ritardo nell’uscita su Coda, ma lì la responsabilità maggiore è di Daniliuc. Voto 5,5

Bradaric. Non sfrutta a dovere l’occasione concessa da Martusciello. È uno dei giocatori attaccati con maggior facilità e se la prova in fase difensiva è sicuramente insufficiente, il croato non riesce a incidere nemmeno in fase di possesso. Voto 5,5 (Dal 70′ Njoh. Rispetto al compagno a cui è subentrato si trova a gestire una situazione decisamente più semplice, con una Samp in debito d’ossigeno e una Salernitana sicuramente più attenta. Serve il passaggio decisivo a Braaf per il 3-2 finale, anche se va detto che il merito è quasi unicamente del forte giocatore olandese. Non corre particolari pericoli. Voto 6)

Velthuis. Piccoli, timidi passi in avanti rispetto alle precedenti partite, in cui era risultato senza ombra di dubbio l’anello debole della retroguardia granata. Deve crescere e avere più fiducia nei propri mezzi. Voto 6

Bronn. Ulteriore passo indietro per il difensore tunisino. Si lascia saltare con facilità disarmante in occasione del gol di Tutino. Specialmente nel primo tempo, è sempre un passo indietro rispetto agli attaccanti blucerchiati. Migliora leggermente nella ripresa. Voto 5

Daniliuc. Fa una partita diligente, ma pesa tantissimo il mancato intervento di testa sul cross di Tutino per Coda in occasione dell’1-2. Un errore da sottolineare in rosso che costa un gol. Voto 5,5

Amatucci. Il migliore per distacco del terzetto di centrocampo. Va vicino a un gol fortunoso, lavora bene in entrambe le fasi. Nonostante la giovane età, dimostra personalità e qualità. Voto 6,5

Valencia. Non presente nella formazione titolare, rileva Soriano poco prima del calcio d’inizio per una noia muscolare del centrocampista ex Bologna.  Dopo un primo tempo letteralmente evanescente, trova il gol del pari con un colpo di testa perfettamente indirizzato e che non lascia scampo a Vismara. Voto 6 (dal 70′ Braaf. L’uomo della partita: entra e dopo un primo tentativo totalmente fuori misura, trova il jolly che vale il terzo gol e i tre punti. Non pago, dà un recital di cosa significa sudare la maglia e lo si trova a ringhiare su ogni pallone. Voto 7,5 – MVP)

Tello. Disastroso nella gestione della palla, perde dei possessi estremamente sanguinosi, mostrando una eccessiva leggerezza a tratti irritante. Anche in fase offensiva produce ben poco. Voto 4,5 (dal 63′ Kallon. Ha voglia di fare, forse anche troppa, facendogli peccare di lucidità. Molto dinamico, dà una mano anche in fase di non possesso. Perde la testa sul finale e si fa espellere per andare a muso duro contro l’arbitro. Voto 5)

Tongya. Si sbatte e trova dei buoni spunti. Pecca di superficialità in alcuni frangenti – specialmente nella gestione dei palloni nella propria metà campo – ma viene impiegato in una zona più arretrata rispetto al suo abituale spazio di manovra. La qualità, però, c’è, così come l’impegno. Voto 6,5

Verde. Un po’ in ombra rispetto alle prime due uscite stagionali, sale in cattedra nel secondo tempo disegnando calcio e pennellando l’assist a favore di Valencia, che regala il pareggio ai granata. Voto 6,5 (Dall’89’ Gentile, S.v.)

Simy. Pronti via, infila Vismara dopo appena 50 secondi. Fa tanto lavoro sporco e pulisce tanti palloni, difendendoli dall’aggressione avversaria. Nota dolente, ancora una volta, sulla fase realizzativa. Tutto sommato, però, prova più che sufficiente per lui, che regge il peso dell’attacco anche nei momenti di maggior difficoltà della compagine di casa. Voto 7

Di Alessandro Faggiano