Trasferimento operai di Stellantis in Polonia, proposta su base volontaria per una decina di lavoratori in cassa integrazione di Mirafiori.
Trasferimento operai di Stellantis in Polonia
Stellantis ha informato i sindacati della possibilità di trasferire, su base volontaria, dieci operai carrellisti di Mirafiori in cassa integrazione a Tychy, in Polonia, per un periodo di due settimane. A Tychy vengono prodotte la nuova 600, la nuova Avenger e l’Alfa Romeo Junior. L’azienda sottolinea che questi trasferimenti sono una pratica consolidata.
La produzione a Mirafiori riprenderà lunedì dopo un lungo periodo di cassa integrazione e ferie. Stellantis sta inoltre valutando il trasferimento temporaneo di alcuni lavoratori in cassa integrazione dallo stabilimento di Termoli a Mirafiori, per supportare il nuovo impianto di trasmissioni elettrificate in crescita.
Secondo Samuele Lodi, segretario nazionale della Fiom-Cgil, questa è la dimostrazione di un’azienda senza strategia che si sta disimpegnando dall’Italia. Rocco Palombella della Uilm ha denunciato la perdita di diecimila posti di lavoro negli ultimi anni, mentre Ferdinando Uliano della Fim ha evidenziato l’aumento del ricorso alla cassa integrazione in tutti gli stabilimenti Stellantis, con particolare preoccupazione per Sevel.
Stellantis ha risposto definendo le critiche una strumentalizzazione delle decisioni aziendali, precisando che si tratta di una proposta volontaria per un trasferimento temporaneo di massimo due settimane, adeguatamente remunerato, per una decina di addetti alla logistica.
Il punto della situazione
Negli Stati Uniti, Stellantis è sotto pressione a causa della gestione del gruppo, con il rischio di uno sciopero generale dei dipendenti dopo un calo delle vendite del 18% nel primo semestre 2024. In Italia, l’industria automobilistica sta affrontando un crollo della produzione del gruppo, scesa del 25% rispetto al 2023, con solo 300 mila auto prodotte.
La situazione è aggravata dallo stallo nella trattativa con il governo per la gigafactory di Termoli, con voci insistenti sulla possibile sostituzione di Stellantis con il gruppo cinese Dongfeng, che potrebbe ricevere 400 milioni di euro dal Pnrr.
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha convocato una riunione per il 17 settembre e ha avvertito che, in assenza di risposte rapide, i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza potrebbero essere dirottati altrove.