Ieri pomeriggio, in Padova, Castel Volturno (CE), e in Romano d’Ezzelino (VI), i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Modena Dott. Romito, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di quattro persone, due italiani e due tunisini, tutti gravati da pregiudizi di polizia, residenti nel casertano, ritenuti responsabili di rapina aggravata in concorso.
Scacco matto alla gang delle rapine
L’indagine, coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica di Modena Dott. Mazzei e condotta dall’aprile a giugno di questo anno, ha consentito di evidenziare l’esistenza di un gruppo, radicato nella provincia di Caserta ed operativo prevalentemente in quella Modenese, dedito alla commissione di rapine a mano armata e di raccogliere gravi e concordanti indizi di responsabilità, a carico dei quattro arrestati, ritenuti responsabili di sei distinti episodi delittuosi:
- la rapina del 3 aprile 2019 ai danni dell’esercizio commerciale, profumeria “Caddy’s” di Maranello;
- la rapina dell’11 aprile 2019 ai danni della “nuova farmacia Vignolese”
- sempre a Vignola nella medesima giornata
- la rapina ai danni della “farmacia Brodano-Bavutti”
- una rapina in abitazione a Vignola
- la rapina del 17 maggio 2019 ai danni dell’esercizio commerciale “Tigodo” di Cittadella (PD)
- la rapina del 19 maggio 2019 in danno della farmacia “San Faustino” di Modena.
Il modus operandi
Gli indagati noleggiavano di volta in volta dei veicoli e dal casertano giungevano nel modenese dove, nei pressi degli obiettivi preliminarmente individuati, parcheggiavano l’autovettura e facevano irruzione travisati e armati di pistola. Al termine delle rapine, prelevato l’incasso, rinchiudevano gli impiegati in una stanza e fuggivano raggiungendo l’auto con cui facevano rientro nel casertano nella giornata stessa, riconsegnando regolarmente il veicolo noleggiato.
Per quanto riguarda la rapina in abitazione, i malviventi, qualificandosi come appartenenti all’Arma dei Carabinieri, fingendo di dover effettuare una perquisizione per cercare la refurtiva delle rapine commesse in Vignola, avevano strattonato la proprietaria di casa gettandola per terra e rinchiudendola in una stanza.
Il provento delle sei rapine è stato quantificato in circa 51.000,00 euro.
Alla cattura delle quattro persone si è arrivati dopo prolungate ricerche, poiché sebbene le stesse fossero tutte formalmente residenti nel casertano, i due cittadini italiani venivano rintracciati in provincia di Vicenza; peraltro, uno dei quattro arrestati aveva partecipato alle rapine nonostante fosse sottoposto all’obbligo di dimora.