L’evacuazione di 286mila abitanti in 72 ore: questo è l’obiettivo del Piano di allontanamento comunale per il rischio vulcanico nei Campi Flegrei, presentato oggi alla Commissione Infrastrutture del Consiglio comunale di Napoli, presieduta da Nino Simeone. Il piano sarà sottoposto all’esame del Consiglio nella prossima seduta prevista per mercoledì 4 settembre.
Rischio vulcanico Campi Flegrei, ecco il piano di evacuazione per la zona rossa
Il piano riguarda l’evacuazione dei residenti nella zona rossa, che comprende i quartieri di Bagnoli, Fuorigrotta, Pianura, Soccavo, Posillipo e, parzialmente, i quartieri di Chiaiano, Arenella, Vomero, Chiaia, San Ferdinando e Montecalvario. Presentato dall’assessore alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Cosenza, il piano è stato descritto come una misura precauzionale, sottolineando che attualmente non esiste un rischio significativo di eruzione. I Campi Flegrei sono una zona vulcanica caratterizzata da fenomeni naturali come il bradisismo, che raramente evolve in un’eruzione. L’ultima eruzione significativa risale al 1538, mentre l’ultima catastrofica è avvenuta 15mila anni fa.
Quando scatta l’evacuazione
Il piano si attiverebbe solo in caso di allarme rosso, che richiederebbe l’evacuazione di circa 500mila persone dai comuni dei Campi Flegrei, di cui 286mila residenti a Napoli. Il piano comunale regola sia l’evacuazione autonoma sia quella assistita, prevedendo che la movimentazione dei residenti avvenga entro 48 ore.
Il piano individua i punti di accesso alla rete stradale e al porto di Napoli, quest’ultimo destinato al trasferimento dei residenti di Posillipo verso la Sardegna, regione “gemellata” con il quartiere. I residenti di Fuorigrotta utilizzeranno la Tangenziale in direzione ovest, mentre gli abitanti degli altri quartieri si dirigeranno verso est, verso l’autostrada A1 e le rispettive regioni gemellate. I residenti di Chiaia saranno indirizzati verso via Marina per poi proseguire fino a Salerno, da dove si imbarcheranno per la Sicilia. Il piano include anche i residenti di Pozzuoli nelle aree di Pisciarelli e parte del lungomare, che saranno trasferiti alla stazione centrale di piazza Garibaldi per raggiungere la Lombardia in treno.
Durante la stesura del piano, è stata verificata la compatibilità dei flussi di traffico previsti con le infrastrutture esistenti, in particolare con la Tangenziale di Napoli, con esito positivo. All’interno della città saranno create aree di attesa da cui, per chi non utilizzerà un’auto privata, partiranno autobus e navette per condurre i cittadini ai punti di evacuazione, dai quali poi lasceranno il territorio comunale.