Cronaca Salerno, Salerno

Sovraffollamento carceri, il deputato Bicchielli dell’antimafia: ” Valido il lavoro della direttrice per garantire a tutti più qualità di vita”

Pino Bicchielli
Pino Bicchielli
Pino Bicchielli

Sovraffollamento, mancanza di personale e insufficienze strutturali all’interno di un’istituzione dove la direzione fa sforzi costanti per gestire le emergenze quotidiane. Pino Bicchielli, vicepresidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati e membro delle commissioni Difesa e Antimafia, accompagnato dalla direttrice Gabriella Niccoli, in visita presso la casa circondariale Antonio Caputo di Salerno.

Sovraffollamento carceri, le dichiarazioni del deputato Bicchielli

Sovraffollamento, mancanza di personale e insufficienze strutturali all’interno di un’istituzione dove la direzione fa sforzi costanti per gestire le emergenze quotidiane. È quanto è stato rilevato al termine della visita di ieri presso la casa circondariale Antonio Caputo di Salerno da parte dell’onorevole Pino Bicchielli, vicepresidente di Noi Moderati alla Camera dei Deputati e membro delle commissioni Difesa e Antimafia. Accompagnato dalla direttrice Gabriella Niccoli, l’onorevole ha visitato la struttura di via del Tonnazzo all’interno della quale, ha affermato, “sono presenti 520 detenuti, a fronte di una capienza regolamentare di 350, e dove mancano ben 70 agenti di polizia penitenziaria. Ci sono circa 200 detenuti in più ha spiegato l’onorevole ma la dottoressa Niccoli, con il suo staff e i suoi collaboratori, sta facendo un ottimo lavoro perché ci sono condizioni di vivibilità nonostante le criticità oggettive”.

Le problematiche legate alle carceri

Ventilatori e frigoriferi per offrire refrigerio ai detenuti con le alte temperature estive e tantissimi progetti, sono tanti gli elementi positivi evidenziati dall’onorevole al termine della sua visita. “Ho incontrato un gruppo di detenute impegnate in lavori sartoriali a favore dei bambini appartenenti a famiglie afflitte da problematiche economiche e ho potuto constatare che esistono decine di attività deputate al reinserimento lavorativo dei reclusi. A tale proposito il decreto carceri recentemente approvato alla Camera dei deputati va nella giusta direzione perché, dopo circa 15 anni, si rimette sotto i riflettori un problema che è stato accantonato per dare risposte alle tante criticità evidenziate.  Abbiamo previsto l’assunzione di oltre 1000 agenti di polizia penitenziaria, la nomina di un commissario per l’edilizia carceraria e l’inserimento a pieno organico dei mediatori culturali: riteniamo, come ha detto il presidente Mattarella, che il carcere non debba mai essere un luogo in cui perdere la speranza e lo Stato deve lavorare per garantire il recupero del detenuto, come previsto dalla Costituzione”.

Di fronte ad un’emergenza nazionale come quella del sovraffollamento, il carcere dovrebbe però essere davvero l’ultima spiaggia: “Ci sono tante modalità alternative al carcere ha affermato Bicchielli c’è la possibilità di recuperare in tanti altri modi e va fatta questa distinzione soprattutto se siamo di fronte a persone con disturbi psichici o tossicodipendenti per i quali si sta immaginando un percorso diverso“. Un problema, quello del sovraffollamento, comune purtroppo, a quasi tutte le strutture penitenziarie del territorio. “C’è una difficoltà non solo a Salerno ma a livello nazionale perché su 51mila posti carcerari abbiamo 61mila detenuti, una popolazione carceraria notevolmente superiore a quanto previsto”. 

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