Cronaca

Carol Maltesi uccisa e nascosta in un congelatore: nuovo processo di appello per Davide Fontana

carol maltesi davide fontana
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Un nuovo processo d’appello è stato ordinato per esaminare l’aggravante della premeditazione. Questa è la decisione presa dalla Cassazione per Davide Fontana, il 44enne responsabile del brutale femminicidio di Carol Maltesi, avvenuto l’11 gennaio 2022 nell’appartamento della vittima a Rescaldina, in provincia di Milano. In secondo grado, Fontana è stato condannato all’ergastolo. L’uomo, un bancario che ha confessato il delitto, dopo aver ucciso la 26enne con colpi di martello e averle tagliato la gola, ha smembrato il suo corpo e lo ha successivamente eliminato.

Carol Maltesi uccisa e nascosta in un congelatore: nuovo processo per Davide Fontana

Per l’imputato, è stata confermata l’aggravante della crudeltà in merito all’omicidio volontario, oltre ai reati di distruzione e occultamento di cadavere. Tuttavia, l’annullamento con rinvio deciso dalla Cassazione martedì 10 settembre riguarda solo l’aggravante della premeditazione, che era stata riconosciuta dai giudici di secondo grado ma non dalla Corte d’assise di Busto Arsizio. Di conseguenza, il caso torna in appello per valutare se il delitto fosse premeditato.

Fontana aveva ucciso Maltesi, con cui aveva avuto una relazione che lei aveva interrotto, colpendola prima con 13 martellate e poi tagliandole la gola. Nonostante la fine del loro rapporto sentimentale, i due continuavano a mantenere contatti per motivi lavorativi. Il giorno del delitto si erano incontrati a casa di lei per registrare un video destinato a una piattaforma di contenuti per adulti, in cui la 26enne doveva apparire legata e incappucciata. Questo video era stato commissionato da Fontana attraverso un falso profilo social.

Dopo il delitto, Fontana ha smembrato il corpo della giovane e lo ha conservato per quasi due mesi in un congelatore acquistato dopo l’omicidio, prima di disfarsene in una discarica nel Bresciano. I resti della donna sono stati ritrovati in sacchi della spazzatura, e l’uomo è stato arrestato più di due mesi dopo l’omicidio. In primo grado, Fontana è stato condannato a 30 anni di carcere, ma il 21 febbraio scorso la Corte d’assise d’appello ha aumentato la pena all’ergastolo.

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