Susanna Recchia e la figlioletta morte abbracciate: nella lettera il messaggio alla sua famiglia. La 45enne aveva spiegato il suo gesto in una lettera di 5 pagine rivolta agli altri 3 figli. “Dovete vivere sempre con onestà, secondo i valori che io e papà vi abbiamo trasmesso” scriveva Recchia rivolgendosi ai suoi bambini. Nell’addio scritto ai familiari, la 45enne spiegava di aver voluto portare con sé la figlia più piccola che soffriva di epilessia.
Susanna Recchia e la figlioletta morte abbracciate, la lettera alla sua famiglia
Trovate morte Susanna Recchia e la figlia di 3 anni, scomparse a Treviso: i corpi abbracciati in un isolotto del Piave
I problemi di salute dell’ultimogenita avevano imposto a Recchia uno stop dal lavoro. Quest’ultimo colpo, unito alla fine della relazione con il padre della bimba e alla depressione della quale soffriva da tempo, è stato forse troppo da sopportare, tanto da portare la 45enne a scrivere le 5 pagine di addio rivolte ai figli e ad allontanarsi in auto con la figlioletta. Nell’ultimo viaggio, la donna avrebbe portato con sé anche i farmaci salvavita della bambina.
La lettera d’addio
Nella missiva, la 45enne aveva ringraziato l’ex marito, che dovrà crescere da solo i tre figli, e si è rivolta all’ex compagno, papà della bimba più piccola. A lui ha recriminato la fine della loro storia avvenuta circa un mese prima del suicidio. L’auto della donna è stata trovata sabato sera a 5 chilometri dal ponte di Vidor e le speranze di salvare mamma e figlia si sono definitivamente infrante intorno alle 10 del mattino di domenica, quando i corpi sono stati recuperati ancora abbracciati dal Piave.