Falsi Green Pass ai no vax per poter lavorare durante la pandemia Covid: lunedì prossimo tutti i ‘beneficiari del sistema’, circa 100 indagati, dovranno presentarsi davanti ai giudici del Tribunale di Salerno per affrontare il processo a loro carico. Lo riporta Il Mattino.
Salerno, falsi Green Pass ai no vax per lavorare: il processo
L‘obiettivo era ottenere il Green Pass che, durante la pandemia, serviva per potersi recare a lavoro. Così un centinaio di no vax hanno escogitato un trucchetto che consisteva nell’accedere indebitamente alla piattaforma informatica “Sinfonia”, deputata al trattamento dei dati della campagna vaccinale della Regione Campania facendoli di fatto apparire come somministrati vaccini in realtà mai inoculati.
I ‘beneficiari del sistema’, tutti residenti tra Salerno e Napoli, dovranno ora presentarsi davanti al Gup Indinnimeo e al collegio difensivo (avvocati Luca Monaco, Vincenzo Sirica e Felice Lentini) per lo speciale rito previsto dalla Cartabia e che porta all’estinzione del reato. Martedì davanti al gup Rossi si aprirà l’udienza preliminare per un’altra settantina di imputati. Verso il patteggiamento invece i due principali indagati, in servizio presso i centri vaccinali di Fisciano e Sarno. Le accuse, a vario titolo, sono di falso materiale commesso da pubblico ufficiale, falso commesso da privato, oltre che di accesso abusivo a un sistema informatico o telematico.
L’inchiesta
L’inchiesta è riuscita a svelare il meccanismo messo in piedi da questi ultimi per creare le false certificazioni. Il volontario a Fisciano avrebbe sfruttato la coppia di chiavi di accesso attribuite ad un medico vaccinale per poi accedere indebitamente alla piattaforma Sinfonia facendo apparire come somministrato ai singoli utenti il vaccino contro il Covid che in realtà non era mai inoculato. In tal modo era facile generare un falso atto pubblico digitale, attestante l’avvenuta vaccinazione.