Antonio Franchini e Sergio Luzzatto sono stati proclamati vincitori del Premio Napoli per la narrativa e la saggistica, mentre Tommaso Ottonieri e Ida Travi sono stati premiati per la poesia e Deena Mohamed per le graphic novel. Attesi al Campania Libri Festival 4 ottobre, cerimonia nel 2025.
Vincono il Premio Napoli: Franchini, Luzzato, Ottonieri e Travi
Antonio Franchini e Sergio Luzzatto sono stati proclamati vincitori del Premio Napoli per la narrativa e la saggistica, mentre Tommaso Ottonieri e Ida Travi sono stati premiati per la poesia e Deena Mohamed per le graphic novel. Questo annuncio coincide con la celebrazione del 70° anniversario del premio e si è svolto in concomitanza con i festeggiamenti per San Gennaro, il patrono di Napoli.
Gli autori verranno presentati durante il Campania Libri Festival, in programma il 4 ottobre alle 16 presso il Palazzo Reale, e riceveranno ufficialmente il premio il 20 gennaio 2025 al Teatro Mercadante. Le opere premiate includono ‘Il fuoco che ti porti dentro’ (Marsilio) di Antonio Franchini e ‘Dolore e furore. Una storia delle Brigate rosse’ (Einaudi) di Sergio Luzzatto. Inoltre, è stata assegnata una menzione speciale a Adrian N.
“Sono particolarmente felice di questa edizione – dichiara il presidente della Fondazione Premio Napoli, Maurizio de Giovanni- Per vari motivi: il premio festeggia 70 anni e per questo, con la dirigenza, la giuria, il consiglio di amministrazione e lo staff di comunicazione, abbiamo pensato di conferirgli un abito nuovo, e non solo formalmente: l’individuazione di nuove categorie va incontro alla nostra idea di promozione dei libri ad ogni platea come indispensabile ingrediente dell’immaginazione e della formazione civile delle persone.”
“Scelte eccellenti della giuria – continua – sono sicuro che daranno vetrina al premio e all’agenzia ‘Campania legge’ impegnata nella diffusione della lettura tramite i progetti con le scuole. La nuova sezione graphic novel e fumetti, e l’inclusione dei brani dei cantautori nella sezione poesia, sono state pensate in questo senso. Ora non c’è che da leggere, leggere, leggere ancora”.