Si ipotizza un possibile ritardo sui soccorsi legato al decesso di Pamela Di Lorenzo, morta dieci giorni dopo essere stata colpita da un fulmine mentre si trovava sulla spiaggia di Alba Adriatica, in provincia di Teramo.
Alba Adriatica, morta dopo esser stata colpita da un fulmine: si indaga su possibili ritardi nei soccorsi
La Procura ha disposto una consulenza sul defibrillatore semiautomatico usato per tentare di rianimare la donna, successivamente sequestrato dagli inquirenti. La scatola nera dell’apparecchio, che registra anche tutti i rumori ambientali, potrebbe chiarire alcuni punti oscuri della vicenda.
I familiari di Pamela Di Lorenzo hanno riferito che sarebbero trascorsi circa 30 minuti prima dell’arrivo dei sanitari sul posto con l’ambulanza. Il compagno della 42enne sul presunto ritardo nei soccorsi ha presentato un esposto.
La tragedia
Il dramma di Pamela Di Lorenzo ha avuto inizio sabato 3 agosto. La donna era insieme a un’amica quando sull’arenile della spiaggia di Alba Adriatica (Teramo) quando è caduto un fulmine. I villeggianti hanno udito un fortissimo boato e la scarica del fulmine. A rimanere ferite tre donne. Le condizioni di Pamela Di Lorenzo sono apparse da subito critiche.
Sul posto è intervenuto il personale sanitario del 118 con il defibrillatore. Anche un bagnante aveva prestato soccorso praticando il massaggio cardiaco e la donna era stata trasportata in eliambulanza all’ospedale di Teramo. Nella giornata di lunedì 12 agosto i medici hanno confermato l’assenza di attività cerebrale.