Un uomo di 38 anni, cittadino svizzero e ricercato in tutta Europa, è stato arrestato ieri a Napoli dopo essere evaso da un carcere in Svizzera e aver cercato di rifugiarsi in Italia. L’operazione, che ha visto la collaborazione tra le forze dell’ordine italiane e svizzere, si è conclusa con la cattura del fuggitivo nel quartiere di Secondigliano, nei pressi dell’Aeroporto di Capodichino. Il latitante era destinatario di un mandato d’arresto europeo per una serie di gravi reati, tra cui tentato omicidio, lesioni personali volontarie aggravate, furto, ingiuria, danneggiamento, violazione di domicilio e resistenza a pubblico ufficiale.
Napoli, arrestato 38enne svizzero ricercato in tutta Europa
La fuga del 38enne aveva avuto inizio a fine agosto 2024, quando era riuscito a evadere da un istituto di sicurezza svizzero. Da allora, il gruppo FAST Svizzera, una task force specializzata nella cattura di criminali pericolosi a livello internazionale, aveva richiesto la cooperazione delle autorità italiane, convinti che l’uomo si fosse rifugiato nel Paese. In risposta a tale richiesta, la Squadra Mobile della Questura di Napoli, coordinata dal primo dirigente Giovanni Leuci, ha avviato un’intensa attività investigativa in collaborazione con il gruppo FAST Italia.
Gli investigatori italiani, sfruttando le informazioni fornite dalle autorità svizzere e conducendo ulteriori indagini, sono riusciti a rintracciare l’uomo a Secondigliano, un noto quartiere della periferia nord di Napoli. Dopo aver monitorato i suoi movimenti, gli agenti hanno fermato il 38enne a bordo di un furgone nei pressi dell’aeroporto, esattamente nella zona di Capodichino. L’operazione si è conclusa con l’intervento dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, supportato dal Commissariato Poggioreale, che ha assicurato l’arresto del latitante.
La cattura del fuggitivo rappresenta un risultato significativo per la cooperazione internazionale tra le forze di polizia, confermando l’efficacia del Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) della Direzione Centrale della polizia criminale, di cui fa parte anche il gruppo FAST Italia. Grazie all’intervento coordinato delle autorità svizzere e italiane, l’uomo sarà presto consegnato alla giustizia svizzera, dove dovrà rispondere dei gravi crimini per cui era ricercato.