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Giulia e Chiara, un’amicizia indissolubile nonostante la distanza: l’incidente, la gamba persa e la laurea insieme dopo 4 anni

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Giulia e Chiara

La storia di un’amicizia indissolubile, quello tra Giulia e Chiara, nonostante la distanza: una vive a Cava de’ Tirreni in provincia di Salerno e l’altra a Torino. Nel 2020 le loro vite sono state sconvolte, ma da quella tragedia ha rafforzato di più il loro legame tanto che le due amiche sono riuscite a prendere la laurea pochi giorni l’una dall’altra.

La storia di amicizia tra Giulia e Chiara: l’incidente e la laurea insieme

Giulia Muscariello e Chiara Memoli non sono semplici amiche, loro vivono anche in simbiosi. Nel 2020 hanno attraversato un periodo nero per un incidente che ha portato Giulia a perdere una gamba per proteggere l’amica. Entrambe si sono però date la mano riuscendo ad andare avanti fino a prendere la laurea, a settembre, pochi giorni l’una dall’altra.

L’incidente

Giulia oggi ha 22 anni ma i fatti che hanno cambiato drasticamente il suo destino sono avvenuti qualche anno prima, quando aveva solo 18 anni. Nella notte tra il 30 e 31 luglio del 2020 era seduta su un muretto insieme alla sua amica di 17 anni a Cava de’ Tirreni. Stavano chiacchierando quando il rombo di un’auto irruppe sulla scena: Giulia capì al volo che non avrebbe frenato e diede uno spinto a Chiara salvandola da una tragedia segnata. Purtroppo però lei non riuscì ad evitare di perdere la gamba. Si sveglò infatti in ospedale già senza. L’amica avviò per le sue cure una raccolta fondi, la storia della loro amicizia e del gesto di generosità di Giulia arrivò al Quirinale, dove Sergio Mattarella la nominò Alfiere della Repubblica.

I percorsi di studi in città diverse

La loro solida amicizia si è rafforzata sempre di più nonostante la lontananza. Entrambe si sono laureate: Giulia in lettere moderne a Salerno e Chiara in ingegneria biomedica a Torino sognando di poter sostenere e aiutare la sua amica con le protesi. “Dopo il fatto dell’incidente – dice al Corriere della Sera – ho cominciato a vedere, proprio osservando Giulia, che cose fantastiche poteva fare un ingegnere in quest’ambito. E quindi è grazie a lei che mi sono avvicinata a questo mondo e ho scelto questo corso di laurea.”

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