La notizia sul presunto caso di bullismo ai danni di un ragazzo 13enne, colpito da alcuni coetanei all’esterno della scuola a Mondragone e che oggi rifiuta di tornare tra i banchi, ha scosso l’intera cittadina casertana: la denuncia arriva dal sindaco Francesco Lavanga tramite un post Facebook. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Bullismo a Mondragone, ragazzo di 13 anni colpito da alcuni coetanei: la denuncia del sindaco
Un presunto caso di bullismo ha scosso la comunità di Mondragone, dove un ragazzo di 13 anni sarebbe stato aggredito all’uscita da scuola da alcuni coetanei. La notizia, resa pubblica dal sindaco Francesco Lavanga tramite un post su Facebook, ha portato alla luce il problema, sollevando preoccupazione e discussioni tra i cittadini. L’episodio, avvenuto circa una settimana fa, ha visto il giovane studente vittima di vessazioni e scherni, culminati in un’aggressione fisica sul marciapiede di fronte all’istituto. Il ragazzo è stato soccorso dal padre e ha ricevuto cure ospedaliere, ma da allora si rifiuta di tornare a scuola.
Il sindaco ha espresso il suo sdegno, sottolineando l’importanza di prevenzione, ascolto e collaborazione tra genitori, insegnanti e istituzioni per affrontare e contrastare il bullismo. Anche se la scuola è considerata un luogo sicuro, episodi come questo mostrano che il fenomeno è una realtà difficile da gestire e che richiede l’impegno di tutta la comunità. La famiglia della vittima si è rivolta a un legale, e sono in corso indagini per chiarire l’accaduto.
Molte le reazioni al post del sindaco, con richieste di maggiori controlli intorno agli istituti scolastici, soprattutto durante gli orari di ingresso e uscita. Tuttavia, è stato ribadito che la soluzione al problema del bullismo non può limitarsi a misure punitive, ma deve includere educazione, sensibilizzazione e un clima di sostegno per prevenire e affrontare certi comportamenti.
