Ieri, nell’ospedale di Agropoli, è stata effettuata l’autopsia dal medico legale Adamo Maiese. Il corpo è stato identificato dal partner.
Omicidio di Silvia Nowak, l’appello del legale: “Chi ha visto qualcosa parli”
“Un plauso a Procura e forze dell’ordine per l’attività che stanno svolgendo senza risparmiarsi”. Lo dice, all’Agi, Felice Carbone, avvocato di Silvia Nowak, la donna di 52 anni tedesca ritrovata morta e in parte carbonizzata venerdì scorso a Ogliastro Marina, frazione costiera di Castellabate. Il legale rivolge “un invito a chi ha potuto vedere qualcosa a rivolgersi ai carabinieri, anche in anonimo, per fornire informazioni utili all’individuazione del responsabile di questo fatto omicidiario”.
Silvia è stata assassinata e successivamente è stato tentato di incenerire il suo corpo. Questi sono alcuni dei risultati emersi dall’autopsia condotta sul suo cadavere. Il riconoscimento è stato effettuato dal compagno. L’autopsia è stata eseguita presso l’ospedale di Agropoli dal medico legale Adamo Maiese. L’esame, che non può essere ripetuto, è durato circa quattro ore e, secondo quanto dichiarato dall’avvocato della famiglia, Felice Carbone, ha fornito elementi “significativi” per ricostruire la vicenda.
Gli accertamenti hanno innanzitutto convalidato l’ipotesi di omicidio. Silvia sarebbe stata uccisa nelle ore subito successive alla sua scomparsa (avvenuta martedì 15 ottobre). Mentre il tentativo di incenerire il corpo per eliminare ogni prova risalirebbe a qualche giorno dopo. È molto probabile, inoltre, che i due eventi siano avvenuti in luoghi diversi.