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“Forza Emanuele ti aspettiamo in campo con noi” la solidarietà della Salernitana al 15enne accoltellato a Casoria

Calciatore giovanile Salernitana accoltellato Casoria
Il luogo dell'aggressione
Calciatore giovanile Salernitana accoltellato Casoria

La Salernitana esprime la sua vicinanza ad Emanuele, calciatore del settore giovanile granata accoltellato sabato scorso in un centro commerciale di Casoria, in provincia di Napoli. Il ragazzino di 15 anni “non è in pericolo di vita, ma dovrà affrontare un periodo ai box.” si legge in una nota ufficiale della U.S. Salernitana 1919.

Calciatore giovanile della Salernitana accoltellato a Casoria: la nota della società

Il giovane Emanuele “è rimasto vittima di una vile ed ingiustificata aggressione sabato sera in un centro commerciale di Casoria” prosegue la nota della U.S. Salernitana 1919.  “Tutta la società si augura di rivederlo presto di nuovo in campo, in primis il patron Danilo Iervolino, insieme a dirigenti, tecnici e calciatori della prima squadra, oltre che a staff, allenatori e compagni nella formazione giovanile.” si legge ancora.

La versione fornita dal padre del ragazzo al deputato di Avs Francesco Borrelli, che l’ha resa nota, parla di un’aggressione premeditata ai danni del giovane. “Mio figlio – ha scritto a Borrelli – era lì con alcuni amici, in quel momento era in disparte con la cugina e un’altra ragazza. Aveva notato questi giovani che si aggiravano nel cinema in cerca di qualcuno con cui litigare. Mi ha raccontato che prima si sono avvicinati ad altri gruppi di ragazzi, poi ad un certo punto uno gli è andato incontro e lo ha accoltellato, senza dire una parola, per poi scappare via. Sono cose davvero assurde che purtroppo, mi hanno raccontato, stanno accadendo spesso in quella zona”.

Stefano Colantuono: “La Salernitana sarà accanto ad Emanuele”

Le parole di Stefano Colantuono, responsabile del settore giovanile della Salernitana, che farà presto visita al calciatore: “L’esempio dei ragazzi perbene, dediti allo sport e con i sani valori della famiglia non deve essere calpestato da sottoculture di baby-gang. La Salernitana sarà accanto ad Emanuele e alla sua famiglia nella speranza che possa uscire presto dall’ospedale e tornare a calcare il prato verde, a studiare, a fare le normali cose dei giovani della sua età. Ha rischiato di perdere la vita mentre era in giro con amici e si è ritrovato in preda a un gruppo di bulli coetanei col coltello in tasca. Non è ammissibile. Ci auguriamo che guarisca presto e che questo possa rappresentare solo un brutto ricordo. Nel contempo, la speranza è che fenomeni come quello delle baby-gang possano essere stroncati con interventi mirati. In questo, il calcio può fare tanto. Il nostro club è in prima linea nel condannare atti di violenza o di vera e propria microcriminalità”. 

 

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