Dopo 18 anni di matrimonio, un uomo ha scoperto che sua moglie era nata uomo e ha richiesto l’annullamento delle nozze. Tuttavia, il tribunale di Livorno ha respinto la sua richiesta, lasciando all’uomo l’unica opzione di divorziare. I giudici hanno stabilito che la mancata conoscenza del sesso originario del coniuge non costituisce un errore riguardante l’identità o le qualità della persona.
Scopre che la moglie è nata uomo e dopo 18 anni chiede l’annullamento del matrimonio
La sentenza, pubblicata dal Corriere Fiorentino, riporta che l’uomo ha impugnato il matrimonio appellandosi all’articolo 122 del Codice civile, che consente l’annullamento in caso di “violenza o errore“. Il matrimonio, celebrato nel 2003, si è concluso nel 2021, anno in cui i coniugi hanno deciso di separarsi. Prima di questo, avevano avviato pratiche per adottare un bambino, che non sono state formalizzate poiché la donna non poteva avere figli.
Secondo l’uomo, la moglie gli aveva detto di aver subito un intervento per rimuovere l’utero a causa di una malattia, omettendo di rivelare il suo passato di cambio di sesso. Dall’altra parte, la moglie ha sostenuto che il marito fosse a conoscenza del suo percorso di transizione fin dall’inizio della loro relazione. Nel 1992, prima del matrimonio, la donna aveva già cambiato genere.
Durante il processo, è emerso che i due non avevano mai approfondito queste questioni delicate. Dopo aver appreso la verità nel 2022, l’uomo si è rivolto a un legale per chiedere l’annullamento del matrimonio, anziché un divorzio.