Il bilancio delle piogge torrenziali che hanno colpito la provincia di Valencia è salito ad almeno 73 vittime, tra cui 4 bambini, secondo i dati ufficiali diffusi dalla Comunità Valenziana e riportati da Cadena Ser. Le autorità ritengono che il numero delle vittime possa aumentare, dato che molte persone risultano ancora disperse. La Farnesina ha comunicato che non risultano italiani tra le vittime. Il servizio meteorologico spagnolo prevede piogge fino a giovedì, aggravando ulteriormente la situazione.
Emergenza maltempo in Spagna: oltre 70 morti a Valencia
Le forti precipitazioni e i venti intensi hanno causato inondazioni in varie città, interruzioni del traffico, la deviazione di voli e il deragliamento di un treno ad alta velocità. Sui social sono circolati video che mostrano i gravi danni provocati dal fenomeno atmosferico “Dana”, uno scontro di correnti polari e calde tipico della costa mediterranea spagnola durante i cambi di stagione. In risposta alla tragedia, il governo spagnolo ha proclamato tre giorni di lutto nazionale.
Le squadre di soccorso hanno impiegato gommoni per salvare numerosi residenti rimasti intrappolati dalle inondazioni, trasformando le strade in fiumi. I soccorritori hanno operato senza sosta durante la notte per cercare i dispersi e raggiungere le zone più devastate. Le autorità hanno riferito che in otto ore è caduta una quantità di pioggia pari alla media annuale, superando i 445 litri per metro quadrato, contro i 150-180 previsti inizialmente.
Nel frattempo, si sono accese polemiche sulla gestione dell’emergenza da parte del presidente della regione di Valencia, Carlos Mazón, accusato di aver sottovalutato l’alluvione. Gli oppositori criticano i ritardi nell’allerta ai residenti, che hanno ricevuto l’avviso di protezione civile solo alle 20:03 di martedì, ben 11 ore dopo il primo allarme rosso diramato alle 7 dalla protezione civile nazionale, quando ormai l’alluvione aveva già colpito l’intera area.
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