Ragazzini aggrediti da una baby gang nella villa comunale ad Angri. A denunciare l’accaduto è stato il padre di una della vittime di 11 anni: Sarò costretto ad evitare di far uscire mio figlio solo”. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.
Angri, ragazzini aggrediti da baby gang in villa comunale
Una baby gang ha colpito nella villa comunale di Angri. Un episodio di bullismo, che sfiora la microdelinquenza, si è verificato la sera del primo novembre. A riportare l’accaduto è Armando Lanzione, un avvocato molto conosciuto in città e attivo nel mondo dello sport con l’Angri Calcio. Il legale ha fornito dettagli precisi sull’aggressione subita da suo figlio e da un amico mentre passeggiavano nel giardino di piazza Doria.
Da esperto penalista, ha riflettuto a lungo prima di condividere «un’esperienza da padre» che lo ha «profondamente colpito»; alla fine ha deciso di raccontare l’accaduto sulla sua pagina social. Ha spiegato che il figlio, di soli 11 anni, si trovava in centro ad Angri con un amico della stessa età. Le prime uscite dei ragazzi avvenivano in luoghi considerati sicuri, non troppo lontani da casa e soprattutto non isolati. La villa comunale era stata scelta come il posto ideale, ma purtroppo non si è rivelata tale.
La denuncia del padre di uno degli 11enni
A denunciare l’accaduto è stato il papà di una delle vittime di 11 anni, l’avvocato Armando Lanzione: “Mio figlio Benedetto di undici anni appena compiuti ieri sera (1 novembre per chi legge ndr) é uscito con l’amichetto Giuseppe, suo coetaneo, in centro. Sono le prime uscite dei ragazzini, così noi genitori li abbiamo lasciati un po’ da soli in villa comunale. Ad un certo punto, verso le 21 circa, nel mentre erano nei pressi della montagnella, i nostri bambini sono stati avvicinati da un gruppo di sei sette ragazzini più grandi, capeggiati da una sorta di capo branco, con un giubbino giallo: mio figlio ha riferito che poteva trattarsi di ragazzi sui 14/15 anni circa, i quali hanno dapprima tentato di sottrarre (forse rapinarli sarebbe il termine più corretto) i loro borselli e poi successivamente hanno inscenato un tentativo di aggressione. Tutto ciò alle 21 con la villa piena di gente. Fortunatamente i nostri bambini hanno capito il pericolo e sono scappati, ma ciò non ha impedito che uno di loro li abbia inseguiti e che Giuseppe fosse comunque colpito da una bottiglietta di plastica al volto.
Ora mi domando e dico se è mai possibile che una villa comunale (non dico via da Procida oppure prolungamento corso Italia strade comunque centrali) neppure quella riusciamo a tenere sotto controllo per i nostri ragazzini! Stiamo diventando una sorta di Bronx a cielo aperto. Cosa ci vuole a concepire un minimo di video sorveglianza in villa comunale e dintorni o comunque un controllo attraverso vigili oppure addetti alla sicurezza. Si potrebbero anche coinvolgere associazioni in progetti di sicurezza. Ma poi anche alla luce dell’episodio della rissa consumatasi davanti al bar Ribò, qualche mese fa e venuta all’evidenza delle cronache nazionali cosa si è fatto? Da padre e da cittadino angrese mi vergogno a dover spiegare a mio figlio la realtà oramai tribale di questa città. Date le condizioni poco sicure probabilmente sarò costretto ad evitare di far uscire mio figlio da solo al centro di Angri. Vergognoso”.