Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha indetto un concorso per l’assunzione di 1.928 insegnanti di religione cattolica a tempo indeterminato, suddivisi tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie. I bandi di concorso, pubblicati il 5 novembre, prevedono due sezioni: uno specifico per le scuole dell’infanzia e primarie, e un altro per le scuole medie e superiori. La scadenza per l’invio delle candidature è fissata al 4 dicembre alle 23:59, e il processo selettivo mira a coprire i posti disponibili per il triennio 2022/2023-2024/2025.
Concorso per insegnanti di religione: chi può partecipare
Per accedere al concorso, oltre alla cittadinanza italiana o di un Paese membro dell’Unione Europea, i candidati devono essere in regola con gli obblighi civili, avere una situazione regolare rispetto alla leva obbligatoria e non avere condanne penali. È indispensabile il possesso di una certificazione di idoneità rilasciata dal responsabile diocesano del territorio di appartenenza almeno 90 giorni prima della scadenza del bando. Il titolo di studio richiesto varia, includendo, tra gli altri, licenza in Teologia, laurea in Scienze Religiose o in Scienze dell’Educazione con specializzazioni orientate alla didattica religiosa.
La distribuzione dei posti per le scuole dell’infanzia e primarie è di 927 posizioni in totale, mentre per le scuole medie e superiori sono riservati 1.001 posti. La distribuzione geografica dei posti per la scuola dell’infanzia e primaria varia da regione a regione: in Lombardia sono disponibili 209 posti, in Emilia-Romagna 108, mentre in altre regioni, come Calabria e Campania, i posti sono limitati a una sola unità. Anche la scuola secondaria presenta una distribuzione simile, con regioni come Lazio e Lombardia che offrono il maggior numero di opportunità.
Modalità di iscrizione e prove d’esame
La domanda di partecipazione va inviata esclusivamente online, tramite il sito ufficiale del Ministero o il portale InPA, utilizzando credenziali SPID o CIE. È richiesto un contributo di segreteria di 10 euro, da versare tramite il sistema “Pago in Rete”. La procedura concorsuale prevede una prova scritta e una orale. La prova scritta consiste in 50 domande a risposta multipla suddivise tra conoscenze pedagogiche, competenze psicopedagogiche e metodologiche, e abilità in inglese (livello B2) e competenze digitali. La soglia di superamento è fissata a 70 punti su 100.
La prova orale, invece, valuta competenze didattiche e organizzative attraverso una lezione simulata e un colloquio in inglese. Anche in questa fase, la soglia minima è di 70 punti su 100. Nella valutazione complessiva, i titoli accademici e l’esperienza contribuiscono a incrementare il punteggio, con un massimo di 50 punti aggiuntivi per titoli di studio avanzati come un dottorato in teologia e per ogni anno di esperienza accumulato.
Il programma di studio richiesto comprende psicologia dello sviluppo, teorie dell’apprendimento, competenze pedagogico-didattiche e nozioni giuridiche relative all’organizzazione scolastica italiana. Per facilitare la preparazione, esistono manuali specifici reperibili online.