Cronaca

Accoltella il coinquilino al culmine di una lite a Covo: 32enne condannato a 16 anni

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Khadim Hussain è stato condannato con rito abbreviato a 16 anni di carcere per omicidio. Il 32enne avrebbe accoltellato a morte il coinquilino Sajid Ahmad a Covo (Bergamo) al culmine di una lite.

Accoltella il coinquilino al culmine di una lite a Covo, 32enne condannato a 16 anni

È stato condannato con rito abbreviato a 16 anni di carcere Khadim Hussain. Accusato dell’omicidio di Sajid Ahmad avvenuto il 17 dicembre 2023 nell’appartamento a Covo (in provincia di Bergamo) in cui entrambi vivevano. Il 32enne, incensurato, era stato arrestato poche ore dopo in Svizzera. Secondo quanto ricostruito dalle indagini, avrebbe accoltellato a morte il 29enne al culmine di una lite e, dopo aver raggiunto Milano, aveva intenzione di raggiungere alcuni parenti in Germania. L’avvocato di Hussain, Corrado Biazzo, aveva chiesto l’assoluzione per il suo assistito e ha annunciato che presenterà ricorso in Appello.

Hussain e Ahmad, entrambi di origine pachistana, vivevano in un appartamento a Covo insieme ad altri tre inquilini. Era stato uno di loro, lo scorso 17 dicembre, a trovare il corpo del 29enne riverso in salotto con una coltellata al torace e una alla giugulare. Mentre del 32enne non c’era traccia. Ai carabinieri del nucleo Investigativo di Bergamo e della Compagnia di Treviglio avevano parlato di una lite tra loro in merito a una questione di rivalità storica tra le città da cui provenivano.

Hussain, nel frattempo, aveva raggiunto Milano in treno e, da Lampugnano, era salito su un autobus diretto a Monaco di Baviera. Il 32enne, però, è stato bloccato dalla polizia mentre si trovava ancora in Svizzera. Aveva gli abiti sporchi di sangue ed è stato poi trasferito a Bergamo.

La condanna

Questa mattina, 13 novembre, la giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Bergamo, Alessia Solombrino, ha deciso di accogliere integralmente la richiesta del pubblico ministero Giampiero Golluccio. Condannando Khadim Hussain a 16 anni di reclusione per omicidio. Il 32enne, che non ha mai rilasciato dichiarazioni agli inquirenti, ha scelto di rimanere in silenzio anche durante l’udienza, limitandosi a porgere delle scuse generiche.

L’avvocato di Hussain, Corrado Biazzo, aveva chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove e, in subordine, il riconoscimento delle attenuanti generiche, richiesta respinta dalla giudice. Il legale, che ha annunciato il ricorso in Appello, ha sottolineato che il sangue trovato sui vestiti di Hussain al momento dell’arresto non è stato mai analizzato, e pertanto non sarebbe possibile stabilire con certezza se appartenga a Sajid Ahmad. Inoltre, l’arma del delitto non è stata mai rinvenuta, e la presunta rivalità tra le città di origine dei due uomini non sarebbe stata suffragata da elementi concreti.

 

 

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