Cronaca

Accusato di aver molestato 11 specializzande, primario chiede il patteggiamento a 2 anni

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Foto generica
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Un primario del policlinico San Matteo di Pavia e docente all’Università è accusato di aver molestato 11 specializzande. In udienza preliminare, ha chiesto il patteggiamento a 2 anni “con la riqualificazione dei fatti nella fattispecie di minore gravità”.

Accusato di aver molestato 11 specializzande, primario chiede il patteggiamento

Il primario del Policlinico San Matteo e docente all’Università di Pavia ha richiesto un accordo per patteggiamento di 2 anni, essendo indagato per violenza sessuale. Il medico è accusato di aver molestato 11 specializzande, principalmente durante la dimostrazione di esami diagnostici. La sua avvocata, Maria Teresa Zampogna, ha sottolineato che l’uomo nega ogni comportamento di natura sessuale, ma ha deciso di patteggiare per evitare che un processo possa avere un “riscontro negativo sulla vita di tutte le persone coinvolte”.

La giudice Maria Cristina Lapi dovrà decidere se accettare la richiesta di patteggiamento nella prossima udienza, programmata per il 16 dicembre. Come riportato da La Provincia Pavese, le presunte molestie sono emerse a seguito di un questionario anonimo somministrato nel 2021 agli specializzandi. Le risposte fornite da alcune studentesse hanno portato, a dicembre 2021, all’apertura di un procedimento disciplinare e, a febbraio 2022, alle dimissioni del docente dal suo ruolo di direttore, pur continuando a insegnare in università. Le accuse contro il primario si basano soprattutto su questi racconti.

In totale, 11 specializzande hanno segnalato comportamenti “inappropriati” da parte del docente del corso 2019-2020. Le studentesse hanno descritto le posizioni “innaturali” assunte dall’uomo per simulare atti sessuali, così come palpeggiamenti e tocchi inopportuni durante la spiegazione di alcuni esami diagnostici.

La richiesta di patteggiamento

Lo scorso giugno, la Procura di Pavia aveva richiesto e ottenuto il rinvio a giudizio per un insegnante accusato di violenza sessuale aggravata “per aver commesso il reato all’interno di un istituto di formazione, abusando dei propri poteri e violando i doveri legati alla pubblica funzione che esercitava”.

Durante l’udienza preliminare tenutasi ieri, martedì 12 novembre, davanti alla giudice Maria Cristina Lapi, l’insegnante ha presentato richiesta di patteggiamento per una pena di 2 anni “con la riqualificazione dei fatti come di minore gravità”. Questa richiesta ha già ricevuto il consenso della pm Valentina De Stefano e il prossimo 16 dicembre la giudice deciderà se accoglierla.

 

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