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“Hanno usato un clochard come bersaglio per testare una pistola”: arrestati tre giovani a Bari

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

Tre giovani, tra cui un minorenne, sono stati arrestati a Bari con l’accusa di omicidio volontario per la morte di Singh Nardev, un clochard indiano di 38 anni. L’omicidio è avvenuto la sera del 31 maggio in un casolare abbandonato nella zona di Ceglie del Campo. Secondo gli inquirenti, i ragazzi avrebbero utilizzato una pistola modificata, acquistata da un rivenditore di armi illegali, per testarla su un “bersaglio umano”. A seguito dell’omicidio, altre tre persone risultano indagate per favoreggiamento.

Bari, uccidono clochard per ‘provare’ una pistola: tre ragazzi arrestati

Secondo la ricostruzione fornita dalla Procura, i tre ragazzi si sono avvicinati al casolare e hanno attirato l’attenzione delle persone presenti, tra cui altri senzatetto di origine indiana, pakistana e italiana. Singh Nardev, insieme a un compagno, è uscito per verificare chi fosse. Dopo un breve scambio di parole, uno dei giovani ha sparato due colpi di pistola, uno dei quali ha colpito mortalmente Nardev al petto. Gli aggressori sono poi fuggiti a piedi verso la piazza di Ceglie del Campo.

Le indagini

Le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Bari e coordinate dai pm Matteo Soave e dalla Procura dei Minori, sono state supportate da immagini di videosorveglianza e dalla testimonianza di un collaboratore di giustizia, parente di uno degli accusati.

Quest’ultimo ha fornito dettagli sull’acquisto dell’arma, una pistola a salve modificata, pagata 250 euro a un venditore minorenne del quartiere Japigia. Inizialmente i giovani volevano acquistare una moto, ma poi hanno optato per l’arma. La pistola, tuttavia, non è stata ancora recuperata, e il presunto rivenditore è indagato per ricettazione.

Il movente

Il procuratore aggiunto di Bari, Ciro Angelillis, ha definito il movente “sconvolgente”. I ragazzi, ha spiegato, hanno considerato le persone come “oggetti” su cui sperimentare la pistola. I giudici hanno escluso al momento l’aggravante della premeditazione, ma restano confermati i capi di accusa per omicidio volontario.

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