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Emma replica alle accuse sui duetti con rapper maschilisti

Emma Marrone
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Emma ha risposto con determinazione alle accuse sui duetti con rapper maschilisti, difendendo le sue scelte artistiche e ribadendo il valore della libertà di espressione nella musica. Ha anche evidenziato come, dietro i testi provocatori del rap, ci siano persone rispettabili e ha invitato a concentrare l’attenzione su questioni più ampie.

Emma replica alle accuse sui duetti con rapper maschilisti

In una recente intervista con Andrea Laffranchi per il Corriere.it, Emma Marrone ha affrontato una domanda delicata riguardo alle sue collaborazioni con rapper accusati di utilizzare un linguaggio maschilista, come Fabri Fibra, Tony Effe e Baby Gang. La cantante è stata interrogata su come concili queste collaborazioni con le sue idee sul rispetto delle donne. Emma ha risposto:

Il rap merita un approccio più aperto. Come il pop ha le sue convenzioni, anche il rap ha un immaginario che include testi forti e provocatori. Dietro questo stile ci sono persone oneste, e credo che la musica debba essere libera di esprimersi. Se critichiamo i rapper, dobbiamo guardare altrove, basta ascoltare i telegiornali. Per quanto mi riguarda, cerco sempre di concentrarmi su temi come i diritti civili, il razzismo e l’omofobia, cercando di spostare il dibattito su un piano umano ed empatico. Dare diritti a qualcuno non significa privare gli altri dei loro diritti.

Sulle recenti decisioni politiche riguardo la Gestazione per Altri, Emma ha concluso: “Fingiamo di vivere in una società emancipata, ma stiamo regredendo. Le battaglie femministe degli anni ‘60 e ‘70 sembrano non aver avuto effetto. Ci scandalizziamo per il burqa, ma anche da noi ci sono restrizioni. E poi c’è la legge che rende crimine universale la gestazione per altri, in un Paese dove le nascite sono in calo e i single non possono adottare. Sono le donne a pagarne il prezzo più alto”.

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