Il caso di bullismo in una scuola ad Aversa è una fake news: uno scherzo in chat genera confusione. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino. Le segnalazioni hanno spinto i carabinieri della Compagnia locale, sotto la direzione del colonnello Ivano Bigica, a condurre indagini informali, dalle quali sembra emergere che non ci siano stati episodi di bullismo.
Caso di bullismo in una scuola ad Aversa, era uno scherzo
Allerta bullismo: tutto ha avuto inizio da uno scherzo in una chat, e non si tratta di un vero caso. Per alcuni giorni, in città si è diffusa la voce di una studentessa della scuola media che sarebbe stata vittima di bullismo insieme a un compagno di classe. Quest’ultimo sarebbe stato costretto dai bulli a compiere diversi atti, tra cui abbassarsi i pantaloni davanti a un’amica. L’episodio è emerso in un momento delicato, coincidente con la settimana della Giornata contro la violenza sulle donne e con un focus sul bullismo, in relazione ad alcuni eventi che hanno attirato l’attenzione dei media. Numerosi rumors hanno, comprensibilmente, suscitato preoccupazione tra i genitori di Aversa, ansiosi per la sicurezza fisica e psicologica dei propri figli. Le segnalazioni hanno spinto i carabinieri della Compagnia locale, sotto la direzione del colonnello Ivano Bigica, a condurre indagini informali, dalle quali sembra emergere che non ci siano stati episodi di bullismo. Anche la dirigente dell’istituto comprensivo “Domenico Cimarosa”, professoressa Margherita Diana, ha raggiunto la stessa conclusione e ha convocato un consiglio d’istituto per il pomeriggio di oggi, al fine di fornire un resoconto ufficiale sull’accaduto.
Nel frattempo, in una lettera indirizzata al sindaco, all’assessore alla Pubblica istruzione e alle famiglie, ha dichiarato: «Desidero rivolgermi a tutti voi per rassicurarvi riguardo alle preoccupanti notizie emerse in questi giorni, che vedono il nostro istituto “sotto attacco” e al centro di critiche ingiustificate, le quali non trovano riscontro nella realtà. I presunti “atti di bullismo” e “violenza” segnalati o denunciati non sono stati confermati da alcuna verifica o indagine; al momento, tutto ciò appare infondato e sembra essere una “pura invenzione denigratoria” nei confronti dell’operato dell’intera comunità educante dell’istituto “Cimarosa” di Aversa». «Come dirigente scolastico – prosegue la preside – sto lavorando per approfondire la situazione, coinvolgendo le autorità competenti, il personale e le famiglie. Ritengo poco appropriato qualsiasi commento o intervento da parte di chi non si è nemmeno preoccupato di contattare la dirigenza per verificare la veridicità dei fatti e dei suggerimenti».