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Emergenza sanitaria, tempi di attesa per l’ambulanza tra i più lunghi a Caserta

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Foto di repertorio

Emergenza sanitaria, tempi di attesa per l’ambulanza tra i più lunghi a Caserta. L’attesa media per l’arrivo di un’ambulanza è di 27 minuti, superata solo da Napoli. Il caso di Caserta si colloca all’interno di un contesto più ampio di difficoltà per le aziende sanitarie locali del Mezzogiorno.

Emergenza sanitaria, tempi di attesa per l’ambulanza tra i più lunghi a Caserta

La sanità italiana presenta forti disparità tra Nord e Sud, con tempi di risposta alle emergenze che penalizzano in particolare le regioni meridionali. A Caserta, l’attesa per un’ambulanza in codice rosso può arrivare fino a 27 minuti, posizionando la provincia tra le peggiori a livello nazionale, superata solo da Napoli Centro (29 minuti) e Napoli Sud (28 minuti).

Un problema radicato nel Sud

Il caso di Caserta si colloca all’interno di un contesto più ampio di difficoltà per le aziende sanitarie locali del Mezzogiorno. Secondo l’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas), i tempi di attesa per le ambulanze nelle grandi città del Sud sono notevolmente superiori rispetto a quelli del Nord, dove l’efficienza dei servizi di emergenza è generalmente migliore. A livello nazionale, il primato negativo spetta a Reggio Calabria, dove i tempi di risposta possono arrivare fino a 35 minuti nelle aree più piccole.

Tra i parametri monitorati, la “percentuale di accessi al pronto soccorso con tempi di attesa superiori a 48 ore” rappresenta un ulteriore campanello d’allarme. Ospedali come il Policlinico Tor Vergata di Roma (12,3%) e il Cardarelli di Napoli (9,1%) si collocano tra i peggiori in questa classifica, evidenziando che le difficoltà non riguardano solo il Sud, ma interessano anche importanti realtà urbane come la Capitale.

Anche in altri ambiti della sanità si manifesta il problema dei tempi di risposta. Ad esempio, nel settore della prevenzione, come nel caso dello screening mammografico, il Sud mostra performance tra le più basse, con percentuali di copertura che scendono fino all’1,38% a Reggio Calabria. Al contrario, le regioni del Nord, come Trento, raggiungono punte del 76%.

Richieste e necessità di intervento

Il divario tra Nord e Sud nella sanità italiana è un problema noto, ma il ritardo nei servizi di emergenza costituisce una minaccia concreta per la sicurezza dei cittadini. Le aziende sanitarie della Campania, così come quelle di altre regioni meridionali, necessitano di interventi strutturali per migliorare la gestione delle emergenze e ridurre i tempi di attesa, assicurando un accesso equo ai servizi sanitari fondamentali.

“Non possiamo tollerare che un’emergenza sanitaria si trasformi in una tragedia a causa dei ritardi nei soccorsi”, dichiarano alcune associazioni di pazienti, che sollecitano investimenti specifici e un monitoraggio costante delle performance delle aziende sanitarie locali.

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