Un uomo di 33 anni di Nocera Inferiore è stato condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione dal Tribunale di Nocera Inferiore per una serie di gravi reati commessi nel 2023 tra San Marzano sul Sarno e Nocera Inferiore. Le accuse includono violenze, minacce di morte, aggressioni e due episodi di estorsione ai danni della madre e del fratello, con l’obiettivo di ottenere denaro.
Durante il processo, il collegio giudicante ha riconosciuto all’imputato un vizio parziale di mente, considerando anche la sua dipendenza da alcol e droga come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Nocera, madre e fratello tenuti in ostaggio per soldi: 33enne condannato
Le indagini, avviate dopo la denuncia della madre, hanno fatto emergere un quadro familiare segnato da continue vessazioni e un clima intimidatorio. Tra i molti episodi documentati, particolarmente significativo è stato il lancio di una scala in ferro contro la madre, dopo che l’uomo le aveva chiesto 2 euro per acquistare una birra. Di fronte al rifiuto iniziale, il 33enne l’aveva minacciata dicendo: “Mi devi dare i soldi che ti ho chiesto altrimenti ti alzo le mani addosso”. Per evitare conseguenze peggiori, la donna gli consegnò 10 euro. Questo episodio è valso all’imputato una condanna per estorsione.
Anche il fratello dell’uomo è stato bersaglio delle sue aggressioni. In un’occasione, il 33enne aveva richiesto 50 euro e, di fronte al rifiuto, aveva lanciato delle pietre contro l’abitazione del fratello, tentando un’estorsione non andata a buon fine. A completare il quadro delle accuse, si aggiunge un episodio di resistenza a pubblico ufficiale: l’uomo, dopo che la madre si era recata in caserma per denunciarlo, aveva aggredito due militari e danneggiato la vetrata della guardiola, cercando di entrare con la forza per parlare con la donna.
L’aggressione in pizzeria
Un altro episodio di violenza si è verificato in una pizzeria di San Marzano sul Sarno, dove l’imputato aveva aggredito un dipendente e lanciato una bottiglia di birra all’interno del locale, creando panico tra i presenti. Tuttavia, è stata la madre la principale vittima della furia dell’uomo, subendo decine di episodi di maltrattamenti, tra cui minacce, aggressioni fisiche e continue richieste di denaro. Tra gli atti contestati vi è anche un pugno sferrato al volto del fratello.
Il giudice per le indagini preliminari aveva già emesso nei confronti dell’uomo un divieto di avvicinamento alla madre e al fratello, ritenendo attendibili le loro testimonianze. Entrambi avevano descritto una situazione familiare insostenibile, aggravata dalla dipendenza dell’uomo da alcol e sostanze stupefacenti, che spesso aveva richiesto l’intervento dei medici per somministrargli calmanti.