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Sesso per evitare lo sfratto nel Salernitano, ufficiale giudiziario corrotto condannato a 7 anni di reclusione: assolti 4 avvocati

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Foto generica
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Sesso per evitare lo sfratto: il Tribunale di Nocera Inferiore ha condannato a 7 anni all’ufficiale giudiziario corrotto mentre 4 avvocati sono stati assolti. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino. Le accuse del pm comprendono concussione e violenza sessuale; tre imprenditori hanno patteggiato, mentre per altri cinque è in corso il processo.

Sesso per evitare lo sfratto: una condanna e 4 assolti a Nocera Inferiore

Le accuse a carico di quattro avvocati coinvolti nell’inchiesta di corruzione, che ruota attorno a un ufficiale giudiziario del Tribunale di Nocera Inferiore, sono state annullate. Il Gup ha assolto i legali Giovanni Toscano, Teresa Onesto, Andrea Oliva e Massimo Fortunato, che erano accusati insieme a AS, il 65enne ufficiale giudiziario anch’esso assolto per gli stessi reati. La procura aveva richiesto la condanna per tutti durante una delle ultime udienze in fase di giudizio abbreviato.

La posizione di un quinto avvocato, Francesco Picaro, è stata archiviata in fase preliminare. La procura ha modificato l’accusa nei suoi confronti dopo che il Tribunale del riesame ha ridotto il suo ruolo, trasformandolo da indagato a vittima. Di conseguenza, è stata disposta l’archiviazione dopo un’ulteriore analisi. Ci vorranno 90 giorni per conoscere le motivazioni del Gup Giovanni Pipola, che ha condannato a 7 anni e 8 mesi l’ufficiale giudiziario, ritenendolo colpevole di 20 capi d’accusa. Inoltre, un privato di Angri è stato condannato a 1 anno e 9 mesi di pena sospesa. Secondo le accuse, quest’ultimo avrebbe ottenuto informazioni riservate: dopo aver appreso, tramite l’ufficiale giudiziario, di una “imminente notifica” presso la banca, avrebbe trasferito dei fondi per evitare un pignoramento. In cambio, AS avrebbe ricevuto una cassa di pomodorini. Tre imprenditori hanno concordato una pena compresa tra 1 e 2 anni di reclusione, che rimane sospesa. Per altri cinque, invece, il processo è attualmente in corso.

I fatti

Un ufficiale giudiziario di 65 anni è accusato di concussione, violenza sessuale e corruzione in atti giudiziari. L’inchiesta ha rivelato ritardi negli ordini di sfratto e nelle notifiche, in cambio di denaro e altri vantaggi. Gli eventi si sono verificati tra luglio e novembre 2022. Le indagini condotte dai carabinieri del nucleo operativo hanno incluso pedinamenti e intercettazioni, sotto la direzione del pm Marco Fiorillo. Secondo l’accusa, il dipendente avrebbe promesso di ritardare un ordine di sfratto e un atto di pignoramento in cambio di favori e rapporti sessuali richiesti da due donne. È stata proprio la denuncia di una di queste donne a spingere la procura ad avviare l’indagine.

L’imputato avrebbe sfruttato le difficili condizioni socio-economiche delle due vittime. Inoltre, avrebbe richiesto denaro a diversi avvocati, imprenditori e cittadini, rivelando informazioni riservate e ritardando, falsificando o bloccando l’invio di notifiche relative a vari atti. I fatti in questione si sarebbero verificati tra Angri e Scafati, aree di competenza del dipendente. A.S. avrebbe ricevuto somme comprese tra 150 e 700 euro per ritardare un’ordinanza di sfratto e per le notifiche di citazioni in udienza, oltre a rinviare alcune procedure di pignoramento. Con la pubblicazione della sentenza, si potranno chiarire meglio le motivazioni del Gup, contro le quali la procura potrà decidere di presentare appello.

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