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Pistole elettriche in dotazione ai vigili: via libera al regolamento, parte la sperimentazione nel Napoletano

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Foto generica

Pistole elettriche in dotazione ai vigili urbani: via libera al regolamento, parte la sperimentazione in provincia di Napoli. Per dotare la polizia municipale di taser, il Comune di Napoli ha dovuto seguire un iter rigoroso, conforme alle normative nazionali. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.

Pistole elettriche in dotazione ai vigili: la sperimentazione in provincia di Napoli

La giunta comunale ha dato il via libera al regolamento per l’uso sperimentale dei taser, le pistole elettriche che permettono di immobilizzare un aggressore senza ricorrere a armi da fuoco. Ora la proposta dovrà essere valutata dal Consiglio Comunale, che dovrà esprimere il suo consenso decisivo. Una volta ottenuto il “sì” dal Consiglio, un gruppo selezionato di agenti della polizia municipale seguirà un apposito corso di formazione e inizierà ufficialmente la fase di sperimentazione. Dopo sei mesi, verrà effettuata una valutazione complessiva sull’impiego dei taser e si deciderà se includere queste armi nelle dotazioni dei vigili.

Il dispositivo

Un taser ha l’aspetto di una pistola, ma non spara proiettili. Dall’arma vengono lanciati due piccoli dardi che, una volta colpita una persona, attivano una scarica elettrica che si diffonde nel sistema nervoso, causando una temporanea paralisi muscolare. In questo modo, è possibile immobilizzare un potenziale aggressore in modo semplice e senza ricorrere a armi tradizionali. Le prime prove del dissuasore elettrico sono state condotte con successo da polizia, carabinieri e guardia di finanza a partire dal 2022. Successivamente, anche le polizie municipali hanno iniziato a utilizzare il taser, sebbene l’impiego di questo dispositivo non sia considerato sicuro da tutti.

Il percorso

Per dotare la polizia municipale di pistole elettriche, il Comune di Napoli ha dovuto seguire un iter rigoroso, conforme alle normative nazionali. Il passaggio cruciale è la redazione di un regolamento specifico, che ogni amministrazione deve elaborare in collaborazione con le Asl locali, responsabili della verifica dell’affidabilità e della sicurezza dei dispositivi. A Napoli, le procedure sono state avviate nei primi giorni del 2023 e si sono concluse solo a metà novembre dello scorso anno, quando la commissione di valutazione ha approvato il regolamento definitivo, che ora dovrà essere esaminato dal Consiglio Comunale. Per evitare ulteriori complicazioni burocratiche, ai vigili di Napoli non verranno forniti i moderni dispositivi di ultima generazione attualmente in fase di produzione; si è optato per modelli più “datati”, sui quali erano già state effettuate numerose verifiche, al fine di accelerare i tempi di attuazione.

Le armi

I vigili di Napoli riceveranno i taser modello “x2” forniti dalla multinazionale Axon, che nel frattempo sta già promuovendo la versione 10 dello stesso dispositivo. Dopo l’approvazione del Consiglio Comunale, sarà selezionato un gruppo di agenti volontari che parteciperanno a un programma di formazione. Questo programma includerà lezioni tenute da personale della Asl sui potenziali effetti delle scariche elettriche sul corpo umano, oltre a esercitazioni pratiche organizzate dalla stessa azienda produttrice dei taser.

L’addestramento all’uso delle pistole elettriche viene solitamente fornito dalla Axon attraverso diverse modalità. Inizialmente, gli agenti partecipano a una serie di test utilizzando un visore 3D, che consente di simulare situazioni di emergenza e le relative azioni da intraprendere. Successivamente, si passa all’uso diretto dell’arma, per acquisire una comprensione pratica del suo funzionamento e delle reazioni del taser al momento dell’espulsione dei dardi elettrificati.

Al termine del programma di addestramento, verranno selezionati gli agenti che si sono distinti per le loro performance, i quali parteciperanno a un semestre di sperimentazione del taser a Napoli. Durante ogni turno di servizio, saranno presenti due coppie di agenti equipaggiati con il dissuasore elettrico. Inizialmente, il personale dotato di taser sarà assegnato a zone particolarmente critiche in termini di aggressioni, come piazza Garibaldi, porta Nolana, via Duomo e altre aree identificate in base al numero di agenti aggrediti e feriti negli ultimi anni.

La bodycam

Ogni agente che utilizzerà i dardi elettrici sarà equipaggiato con una bodycam, una telecamera indossata sopra la divisa e collegata alla fondina del taser. Non appena il dissuasore elettrico viene estratto, inizia la registrazione di quanto accade di fronte all’agente della polizia municipale. Questo sistema serve a proteggere i vigili, che potranno dimostrare, attraverso le immagini, di aver agito in conformità alle normative relative all’uso del taser.

Secondo le rigide disposizioni del regolamento di Napoli, il taser non deve essere puntato su volto, petto e genitali e può essere impiegato solo in situazioni di aggressione potenzialmente pericolosa per l’agente. In ogni caso, qualora venga utilizzata l’arma, l’agente è obbligato a redigere un rapporto dettagliato, al quale dovrà allegare anche una copia del video registrato dalla bodycam.

Polizia Municipale