Il Consiglio di Stato ha accolto l’appello presentato dal Comune di Buccino, rappresentato dagli avvocati Matteo Baldi, Adolfo Di Majo e Francesca Marmo, riformando la sentenza del TAR di Salerno e respingendo così il ricorso delle Fonderie Pisano. L’azienda non potrà realizzare il nuovo impianto nell’area ASI di Buccino, dove aveva già acquistato un lotto di terreno come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino.
Buccino, no dei giudici all’impianto delle fonderie Pisano
Secondo i giudici, gli atti impugnati rientrano nella discrezionalità pianificatoria del Comune, il cui scopo è orientare lo sviluppo economico del territorio verso specifiche attività, in questo caso l’agroalimentare. La sentenza del Consiglio di Stato ha confermato la legittimità della variante al Piano Urbanistico Comunale (PUC), adottata nel maggio 2018, che limita l’insediamento nell’area industriale di Buccino ad attività legate all’agroalimentare. I giudici hanno chiarito che il Comune non ha istituito un formale “distretto agroalimentare”, ma ha definito le destinazioni d’uso per consolidare la vocazione agricola del territorio.
Le Fonderie Pisano avevano già avviato le pratiche per ottenere la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e il Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale dalla Regione Campania, ma la sentenza rappresenta un significativo ostacolo alla loro delocalizzazione da Salerno a Buccino.
Il sindaco Pasquale Freda si è detto soddisfatto, affermando che questa decisione segna la fine di una lunga battaglia legale. Ha inoltre ribadito l’impegno del Comune a difendere il territorio, nonostante il recente rilascio da parte della Regione Campania dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) alla Buoneco per un impianto di smaltimento di rifiuti non pericolosi nella stessa area ASI, in apparente contraddizione con il piano urbanistico. Freda ha sottolineato che nessuna azione potrà compromettere quanto stabilito dalla giustizia amministrativa.
Il primo cittadino ha infine ricordato il lavoro svolto non solo dall’amministrazione comunale, ma anche dalle associazioni e dai cittadini che hanno sostenuto questa causa. Ha espresso solidarietà ai residenti di Salerno, storica sede delle Fonderie, auspicando che si possano trovare soluzioni alternative che non danneggino altre comunità.