Cronaca

Ragazzino di 16 anni seviziato e violentato a Milano: il giudice convalida l’arresto per il 14enne

Pescara marocchino arrestato violenza sessuale minorenne
Immagine di repertorio
Pescara marocchino arrestato violenza sessuale minorenne

Il giudice per le indagini preliminari del tribunale dei minori di Milano ha convalidato il fermo per il ragazzo di 14 anni che negli scorsi giorni è stato accusato, insieme a un 44enne, di violenza sessuale di gruppo su un ragazzo di 16 anni. L’avvocata del 14enne, Solange Marghinoli: “Si parla di uno spaccato culturale intriso di violenza”.

Ragazzino di 16 anni seviziato e violentato a Milano, il giudice convalida l’arresto per il 14enne

La giudice per le indagini preliminari del tribunale minorile di Milano, Paola Ghezzi, ha confermato il fermo per il ragazzo di 14 anni accusato, insieme a un uomo di 44 anni, di violenza sessuale di gruppo nei confronti di un ragazzo di 16 anni. Gli abusi sarebbero avvenuti nella notte tra martedì 9 e mercoledì 10 dicembre in una cantina di un condominio e nell’appartamento dell’uomo, dove il 16enne sarebbe stato maltrattato, aggredito sessualmente e ripreso in video. La vittima è stata rinvenuta poco dopo da una pattuglia della Polizia, mentre vagava semi nuda e presentava segni evidenti di violenza sul corpo.

Le dichiarazioni dell’avvocato

Sentito durante l’udienza di convalida del fermo, il 14enne ha risposto a tutte le domande della giudice “raccontando i fatti nella loro verità e nella loro crudeltà – come riferito dalla sua avvocata, Solange Marchignoli – e spiegando le ragioni che lo hanno spinto a fare tutto questo”.

Ragioni che, secondo l’avvocata, pur non giustificando il reato, sono strettamente legate al contesto in cui il 14enne sarebbe cresciuto: “Si parla di uno spaccato culturale intriso di violenza, in cui vige la legge del taglione. Lui mi ha salutata dicendo ‘Non ho paura di niente. L’unica vera paura che ho è la paura di non avere paura‘. Si tratta di un ragazzo anestetizzato dalla vita. È stato abbandonato da piccolo insieme al fratellino e ha vissuto nelle comunità. Ha un trascorso di profonda sofferenza. Gli è stato impedito di vedere il fratellino, punto fermo della sua vita, e ha cominciato a maturare una profonda rabbia, un senso di rancore e di violenza che si è esplicitato in episodi illegittimi”.

L’avvocata Solange Marchignoli ha anche riferito che il 14enne sarebbe consapevole delle sue difficoltà e disponibile a intraprendere un percorso di cambiamento: “Ha detto al giudice di essere così, con la violenza come risposta alla violenza, e di avere paura di non avere i mezzi per fare altrimenti”. Per quanto riguarda invece il rapporto tra 14enne e il 44enne, i due sarebbero legati solo dalla frequentazione dello stesso ambiente: “Tra loro non ci sono rapporti – ha spiegato l’avvocata Marchignoli – fanno semplicemente parte dello stesso quartiere”

 

 

 

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