Le pastaie di Bari Vecchia, protagoniste di recenti proteste e di uno sciopero legato alla cosiddetta “guerra delle orecchiette,” stanno partecipando a un corso gratuito dedicato alla sicurezza alimentare. L’iniziativa, promossa dal Comune in collaborazione con le organizzazioni di categoria Confartigianato e CNA, mira a fornire alle artigiane la certificazione HACCP, necessaria per regolarizzare la produzione e la vendita delle celebri orecchiette fatte a mano.
Le pastaie di Bari Vecchia a scuola di sicurezza alimentare
Il corso, della durata di quattro ore, approfondisce tematiche fondamentali come la normativa in materia di sicurezza alimentare, il pacchetto igiene, la contaminazione degli alimenti, i microrganismi e le principali malattie alimentari, nonché i metodi di conservazione degli alimenti. Altri argomenti trattati includono l’igiene dei prodotti alimentari, la pulizia e la sanificazione, le procedure di autocontrollo legate al sistema HACCP e la tracciabilità degli alimenti.
“Prosegue il percorso di emersione e regolarizzazione delle pastaie di Bari Vecchia,” ha dichiarato Pietro Petruzzelli, assessore comunale allo Sviluppo Locale. “Si tratta di un’iniziativa fortemente voluta dall’amministrazione comunale per tutelare e valorizzare un elemento chiave dell’identità gastronomica e culturale della nostra città.”
Dopo la conclusione del corso, il progetto prevede l’assistenza alle pastaie negli adempimenti giuridici e fiscali necessari per ottenere lo status di Operatrici per la Somministrazione di Alimenti (OSA). Questo passaggio consentirà loro di operare in piena regola, continuando a contribuire alla salvaguardia di una tradizione secolare e alla valorizzazione della cultura locale, adattandosi però agli standard richiesti dalla moderna normativa alimentare.