Cronaca Napoli

Calciatore 26enne ferito in una sparatoria a Napoli: «Sono vivo per miracolo, voglio tornare in campo»

Napoli sparatoria racconto
Dampha Ousumana (fonte foto - Il Mattino)
Napoli sparatoria racconto

«Ho avuto paura di morire ora voglio solo tornare presto sui campi di calcio». Questo il racconto di Dampha Ousumana, il 26enne ferito da colpi d’arma da fuoco in una sparatoria avvenuta il 30 dicembre scorso e ricoverato nel reparto di Chirurgia generale dell’ospedale Vecchio Pellegrini di Napoli.

Il 26enne di origine gambiana, residente da quattro anni nel capoluogo partenopeo, ora è fuori pericolo di vita ma rimane in prognosi riservata. L’accaduto è stato reso noto società sportiva Arci Napoli calcio di cui Dampha fa parte come terzino destro. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino. 

Sparatoria a Napoli, 26enne ferito con colpi d’arma da fuoco: il racconto di Dampha

«Sono intervenuto per sedare un litigio in cui era coinvolto un amico» spiega il calciatore 26enne, incensurato che non ha mai «avuto problemi di adattamento e integrazione» racconta Valerio Lazazzera dirigente dell’Arci calcio Napoli e psicologo dello sport a capo del progetto sportivo di accoglienza e integrazione promosso attraverso la società sportiva.

La lite, scoppiata quasi all’alba del 30 dicembre, in via Rosaroll poteva costare la vita al giovane che si è ritrovato in strada, accasciato e ferito dai colpi d’arma da fuoco. Sull’episodio indaga la polizia di Stato che sta ricostruendo la dinamica della lite avvenuta prima all’interno di un locale poi all’esterno con l’intervento di Dampha, probabilmente estraneo al litigio.

«Ho avuto paura, mi sono sentito solo e abbandonato» racconta il giovane calciatore che è rimasto sorpreso «dalla vicinanza e dall’affetto della squadra, dei dirigenti e dalla disponibilità di tutto il personale ospedaliero».

Dampha è stato ferito da due colpi d’arma da fuoco all’addome. «È un leader della squadra e viene considerato un pilastro da tutti, sia sul campo di calcio che in termini umani, come esempio di accoglienza e integrazione» racconta Lazazzera.

«La nostra squadra è un esempio di integrazione e lotta a discriminazione e razzismo, ora più che mai è anche un esempio contrario a ogni forma di violenza» fa sapere Dampha che lavora con un contratto a tempo indeterminato in un vivaio.

La solidarietà

Per il gambiese, è arrivato il messaggio di solidarietà dell’assessore al Welfare del Comune di Napoli, Luca Fella Trapanese che a nome anche dell’intera amministrazione comunale ha chiesto che sia fatta luce al più presto sulla vicenda assicurando i responsabili alla giustizia e ha espresso «la più profonda solidarietà e vicinanza a un giovane che ha scelto la nostra città come casa e che, con il suo impegno nel lavoro e nello sport, rappresenta un esempio di integrazione, passione e determinazione».

Un messaggio di solidarietà è arrivato anche dal deputato Francesco Emilio Borrelli che ha annunciato la sua visita in ospedale dal giovane. «Mi batterò al suo fianco affinché sia fatta giustizia e il criminale che gli ha sparato venga assicurato alla giustizia. Forza Dampha, la Napoli perbene è con te».

L’appello di Antonello Sannino, segretario dell’Arci Napoli è chiaro: «Chiediamo alle istituzioni locali e alle forze dell’ordine di fare presto piena luce sull’accaduto per individuare i responsabili di questa azione criminale. Siamo convinti che il nostro sostegno e il lavoro delle istituzioni possano aiutare Dampha a superare questo difficile momento».

Napoli