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Maschio Angioino, turismo record: boom di presenze “È l’offerta culturale che premia Napoli”

Maschio Angioino- Napoli
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Nel 2024 sono stati superati i dati pre-pandemia. L’assessore Armato: un segno della transizione verso un turismo più qualificato.

Maschio Angioino, record di presenze “È l’offerta culturale che premia Napoli”

Nel 2024 il Maschio Angioino ha registrato oltre 156.000 ingressi, un risultato accolto con entusiasmo, poiché segna il definitivo successo del monumento tra le preferenze dei turisti. Per la prima volta, i numeri hanno superato quelli del 2019, l’anno precedente alla pandemia, che ha rappresentato un punto di svolta anche per lo sviluppo turistico della città.  In quel periodo, Napoli stava vivendo un momento di grande fioritura sul fronte del turismo, interrotto bruscamente dal lockdown.

Oggi, quella frattura sembra essere completamente superata, e la crescita è stata ancora più sorprendente rispetto agli anni precedenti. Gli ingressi sono aumentati del 90% rispetto al 2022 e del 60% rispetto al 2023, un chiaro segnale di un rinnovato, intenso interesse verso il Castello, simbolo della città. Il mese durante il quale c’è stato maggiore afflusso è stato marzo, con quasi 17mila biglietti staccati, quello più fiacco è stato aprile durante il quale gli ingressi hanno appena superato le 5mila unità.

La qualità

L’assessore comunale al turismo, Teresa Armato, ha accolto con entusiasmo i dati, sottolineando che questi risultati sono «la prova tangibile del cambiamento che stiamo apportando all’offerta turistica della città: iniziative culturali che permettono ai visitatori, e a molti napoletani, di scoprire la vera essenza di Napoli. Mostre, concerti, spettacoli e numerosi siti artistici e museali sono oggi il vero simbolo di Partenope. Non solo una città di friggitorie, panorami e passeggiate, come spesso è stata descritta, ma anche un luogo dove la cultura è protagonista. I turisti capiscono e apprezzano gli sforzi: numeri come quelli relativi agli ingressi al Castel Nuovo ne sono una chiara dimostrazione».

Il Maschio Angioino è anche al centro di importanti progetti di recupero e rinnovamento: lavori strutturali per rendere il castello più accogliente e sicuro, restauri delle aree museali e espositive, catalogazione e recupero di centinaia di opere d’arte conservate nelle segrete, ora pronte per essere restaurate e messe in mostra.

È stato avviato anche un progetto di catalogazione e digitalizzazione del fondo bibliografico appartenuto ad Ettore De Mura, conservato al secondo piano della Torre di Guardia del castello. Si tratta di libri antichi e “copielle” musicali raccolte dal celebre letterato e paroliere napoletano, scomparso nel 1977, che furono acquistate dal Comune di Napoli 46 anni fa. Oggi, l’amministrazione intende rendere disponibile alla comunità questo prezioso patrimonio.

Gli altri primati

Dai dati ufficiali diffusi da Palazzo San Giacomo riguardo agli ingressi nei luoghi culturali gestiti dal Comune, emergono anche altri risultati notevoli. Tra questi spicca la chiesa di San Severo al Pendino, per la quale è stato sviluppato un preciso progetto di continuo rinnovamento dell’offerta culturale: mostre, spettacoli, incontri che hanno plasmato il presente e il futuro di questo luogo, rendendolo sempre più apprezzato dai visitatori, ma anche dai napoletani stessi.

Nel 2024, San Severo al Pendino ha registrato oltre duecentomila ingressi (precisamente 205.497), con un incremento superiore al 65% rispetto all’anno precedente. Riscontri positivi anche per San Domenico Maggiore e la Real Casa dell’Annunziata, che però sono ancora in fase di recupero rispetto ai numeri delle visite pre-pandemia.

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