Elvira Zagaria, sorella del capoclan Michele, ha ottenuto la libertà anticipata: era stata condannata a sette anni di reclusione ed è uscita dalla sua cella dopo cinque.
Elvira Zagaria, libertà anticipata
La condanna definitiva in Cassazione era arrivata solo nel settembre scorso, nello stesso giorno in cui il tribunale di Brescia aveva deciso il ritorno in carcere per Pasquale Zagaria, l’altro fratello, l’imprenditore della famiglia con «impegni» di lavoro a Parma e altrove.
L’inchiesta scandalo
Elvira, coinvolta nell’inchiesta scandalo sulla sanità casertana, coordinata dalla Dda di Napoli e delegata alla Dia. Nel gennaio del 2015 24 persone furono arrestate e tra loro figuravano manager e dipendenti pubblici, nonché imprenditori.
Secondo la Dda, e secondo ben tre sentenze, a questo punto, le infiltrazioni si realizzarono prima sotto la regia del cognato (poi deceduto) del boss Zagaria, Franco Zagaria, marito di Elvira, poi attraverso la donna. La longa manus di Zagaria operava direttamente dall’ufficio del dirigente dell’unità operativa complessa di Ingegneria ospedaliera, Bartolomeo Festa, in carica dal 2006 per volere, secondo i giudici, dello stesso Zagaria. Fu dopo quella nomina che, secondo i giudici, il cognato del capoclan assunse, fino alla sua morte, il controllo delle assegnazione dei lavori pubblici nell’ospedale, creando di fatto una sorta di «holding» di imprese in odore di camorra.