Morti durante il Covid: il Comune di Bergamo ha denunciato Antonio Porto, segretario dell’Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia (Osa Polizia) di Caserta. “Questa situazione – sottolinea l’assessore ai Servizi cimiteriali del Comune di Bergamo, Giacomo Angeloni – riporta alla memoria il dolore vissuto da Bergamo in quei giorni tragici e non rispetta la dignità delle vittime”.
Morti per Covid a Bergamo: denunciato sindacalista di Caserta
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la denuncia riguarda le affermazioni di Porto, il quale avrebbe sostenuto che i camion che trasportavano le bare ne trasportassero solo una per volta, al fine di accentuare la drammaticità della situazione. L’assessore ha commentato: “Riaffiora il dolore della nostra comunità”.
Nel documento della querela si sottolinea che le affermazioni di Porto siano “false e ingannevoli, mirate, tra l’altro, a sostenere in modo altrettanto falso che le operazioni di trasporto effettuate con camion militari avrebbero avuto lo scopo di convincere la popolazione a sottoporsi alla vaccinazione contro il Covid-19, oltre a servire per sottomettere la popolazione al lockdown”. L’18 marzo 2020, dal cimitero di Bergamo, partirono 8 camion militari con 73 bare.
“Questa situazione – sottolinea l’assessore ai Servizi cimiteriali del Comune di Bergamo, Giacomo Angeloni – riporta alla memoria il dolore vissuto da Bergamo in quei giorni tragici e non rispetta la dignità delle vittime, né l’operato delle istituzioni che, di fronte a un’emergenza senza precedenti, hanno fatto del loro meglio e a cui va il nostro sincero ringraziamento. Ero presente personalmente quella sera del 18 marzo 2020, così come in tutte le altre occasioni in cui sono avvenuti trasferimenti di defunti dal cimitero ad altri forni crematori. La decisione di trasferire le salme si è resa necessaria poiché il nostro forno crematorio era in grado di gestire solo 27 cremazioni in 24 ore, mentre il numero di decessi era quattro volte superiore alla media. Ogni volta che è stata negata la verità, il Comune di Bergamo ha scelto di rivolgersi alla magistratura.”